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Sei Nazioni, Italrugby travolta dall’Irlanda 56-7: per gli Azzurri è il ko n°100 nel torneo

27 febbraio 2022 | 19:41
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Sei Nazioni, Italrugby travolta dall’Irlanda 56-7: per gli Azzurri è il ko n°100 nel torneo

L’Italia paga carissima la regola del no-contest dovendo giocare tre quarti di gara con due uomini meno, per il duplice effetto dell’infortunio a Lucchesi e del cartellino rosso al suo sostituto Faiva

Dublino – Nel catino bollente di un Aviva Stadium completamente sold-out, l’Italia paga carissima la regola del no-contest dovendo giocare tre quarti di gara con due uomini meno, per il duplice effetto dell’infortunio a Lucchesi e del cartellino rosso al suo sostituto Faiva. Salatissimo il conto, nove mete subite contro le due trasformazioni firmate da Padovani e Garbisi, con punteggio fissato sul 57 a 6 ed Azzurri a lasciare il campo a testa comunque alta per una prestazione completamente stravolta nel piano di gioco, ma a tratti esaltante per spirito combattivo ed atteggiamento complessivo. Per gli Azzurri è il ko n°100 nel torneo

Il match

Primo Tempo. Kick-off Irlanda, che muove subito palla testando la cerniera difensiva ospite sul doppio fronte, velocizzando al massimo i punti di collisione. I ritmi sono davvero alti, gli Azzurri tengono ma su spunto di Carbery pagano dazio pesante regalando la meta che rompe il ghiaccio dopo quattro minuti. Trasforma lo stesso Carbery, 7 a 0. Gli attacchi irlandesi sono continui, Lucchesi resta colpito duro ed esce all’8’ ma la squadra si compatta e trova minuti in campo avversario, con penalty a favore calciato con successo da oltre 50 metri da Padovani al 14’ per il meritato parziale di 7 a 3.

È un’Italia ruvida, che lavora bene nel gioco a terra costringendo i padroni di casa a falli ripetuti. Al 18’ intervento del TMO per un placcaggio pericoloso di Faiva: il giudizio è una sentenza letale, cartellino rosso e mischia italiana che si trova senza tallonatori di ruolo. Le conseguenze sono disastrose: Bruno deve uscire per Nemer, Halafihi è costretto ad uscire per il regolamento no-contest, i verdi approfittano subito e al 21’ Gibson-Park è già in meta per il 14 a 3 dopo la conversione di Carbery. In doppia inferiorità numerica dietro, ogni mischia diventa un’occasione facile per i verdi, che difatti alla mezz’ora esatta fiondano Lowry in meta per il 19 a 3 dopo un ingaggio dentro i 22.

Passano altri sette minuti, e O.Mahoney trova la meta del bonus offensivo: l’Italia difende prudentemente per evitare danni al largo, ma questo favorisce gli attaccanti del trifoglio, che risucchiano giocatori per poi liberare il loro capitano sul corridoio di sinistra, comodo a planare oltre la linea bianca per il 24 a 3. I ragazzi di Crowley non mollano e con coraggio tornano a giocare in attacco: al 40’ la difesa è fallosa, Garbisi chiama i pali e la frazione si chiude sul 24 a 6.

Secondo Tempo. Entrano Fusco e Pasquali, l’Italia è iper-aggressiva e si guadagna un penalty al primo minuto, ma Garbisi calibra largo e il punteggio non cambia. L’Irlanda cerca spazio, gli Azzurri sono encomiabili e placcano avanzanti con lucidità, impedendo danni eccessivi per qualche minuto, ma al 52’ cedono regalando la meta a Lowe che finalizza. Lo sforzo difensivo è enorme, entra Sexton che lavora subito un pallone che libera Lowry per la doppietta personale: lo stesso Sexton trasforma, 36 a 6.

Per l’Italia è guerra su tutto il fronte, con Ruzza e Fischetti feroci nell’uno-contro-uno e Fusco bravo a dare ritmo attorno ai raggruppamenti. Proprio il mediano di mischia campano è però vittima di un infortunio tecnico, calcolando male la pressione di Baird su calcio nel box: il seconda linea è un falco sul pallone e intercetta volando poi indisturbato fino alla meta dopo l’ottimo controllo sulla presa a terra. 43 a 6, il gap si allarga malgrado l’atteggiamento stoico degli Azzurri.

Al 75’ ingenuità di Steyn, che butta fuori volontariamente la palla tentando di arginare l’ennesimo attacco verde: per il TMO pochi dubbi, cartellino giallo ed Italia in dodici. L’Irlanda è spietata, e al primo possesso muove al largo per Lowe che con tre difensori in meno vola felice in bandierina: Sexton è il solito cecchino sublime, lo score va sul 50 a 6. A tempo scaduto l’ultimo acuto del trifoglio: tocca a Treadwell marcare, Sexton non sbaglia nemmeno l’ultimo calcio, finisce 57 a 6, con nove mete subite ed il rimpianto di una gara entrata sul binario decisamente sbagliato troppo presto. (fonte Fir, foto Facebook Federazione Italiana Rugby Official page)