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Politiche per l’occupazione del Lazio: 89 milioni per il piano regionale Gol

3 marzo 2022 | 09:32
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Politiche per l’occupazione del Lazio: 89 milioni per il piano regionale Gol

Zingaretti: “Creare lavoro e fornire nuovi servizi, questo è quello di cui c’è bisogno”

“Si tratta di un grande passo in avanti nelle politiche per l’occupazione nel Lazio. Come Regione siamo intervenuti con politiche attive per il lavoro e per lo sviluppo, abbandonando il modello assistenziale. Creare lavoro e fornire nuovi servizi, questo è quello di cui c’è bisogno per accompagnare le persone verso il lavoro al quale hanno diritto e per aiutare le imprese a trovare lavoratori qualificati, con competenze sempre più specifiche come chiede il mercato del lavoro in un mondo che corre sia nelle nuove tecnologie sia sul digitale. Il nostro metodo per rilanciare le imprese e il lavoro ormai è una strategia che stiamo mettendo in atto per far ripartire il Lazio dopo la grave crisi pandemica”.

Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, annuncia l’approvazione lo scorso 25 febbraio 2022 da parte della giunta regionale del Piano di Attuazione Regionale (PAR) del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL): 89 milioni di euro messi a disposizione nel 2022 per creare nuovi posti di lavoro e nuovi servizi.

Il Programma Gol si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con una dotazione finanziaria per il 2022 pari a 83,7 milioni di euro, a cui sono state aggiunte, in una logica di programmazione unitaria, circa 5,3 milioni a valere sull’ Fse+ per finanziare le misure dei Tirocini e della Formazione per i lavoratori dipendenti di imprese in crisi, si arriva così a una dotazione complessiva del Piano per il Lazio pari a oltre 89 milioni di euro.

“Si tratta di un piano di politiche attive del lavoro molto articolato e importante, che guiderà l’azione della Regione Lazio nei prossimi anni, coerentemente con quanto già stabilito in sede di programmazione del POR FSE+ e che va ad aggiungersi alle politiche strategiche che come Regione abbiamo messo in campo su lavoro, sulla formazione e sui servizi per l’impiego. Questo Piano, che è frutto di una sinergia istituzionale con il Ministero del Lavoro e con Anpal, ha l’ambizione di coniugare vari livelli territoriali e prevede una forte partecipazione delle parti sociali e di tutti i soggetti interessati. Il perno è rappresentato dal rafforzamento dei servizi pubblici per il lavoro che opereranno in un’ottica di leale cooperazione con i soggetti accreditati, e da una maggiore sinergia tra le politiche del lavoro e quelle della formazione, al fine di promuovere un incontro più efficace fra la domanda e l’offerta di competenze e di lavoro. Inoltre, abbiamo voluto rafforzare le misure previste mediante il ricorso al fondo sociale europeo. Una quantità di risorse che ci consegna una grande responsabilità come amministratori e che ci vede impegnati a lavorare per cogliere al meglio questa grande opportunità. Non possiamo perderla ma vogliamo sfruttarla al meglio per aiutare le imprese nella riqualificazione dei lavoratori e dei disoccupati del nostro territorio”. Così l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

L’obiettivo generale del PAR GOL è quello di contribuire a rafforzare alcuni aspetti essenziali del funzionamento del sistema delle politiche attive del lavoro regionale, in un contesto segnato dai processi di transizione digitale e tecnologica dei sistemi produttivi, con gli effetti che ciò comporterà sul funzionamento del mercato del lavoro locale.

Elementi chiave del PAR GOL:

Obiettivi generali: raggiungere 57.120 beneficiari potenziali entro dicembre 2022, di cui 15.232 coinvolti in attività di formazione. Di questi ultimi, inoltre, 5.712 faranno formazione per il rafforzamento delle competenze digitali. Il totale dei beneficiari potenziali, dopo essere stati presi in carico dai Centri per l’Impiego (CPI) che curano la fase di assessment, potrà essere avviato in uno dei cinque percorsi previsti. Il Percorso 1 (ready to work), sarà rivolto ai soggetti più vicini al mercato del lavoro; i Percorsi 2 e 3 (rispettivamente upskilling e reskilling) saranno rivolti a coloro che hanno bisogno di interventi di formazione e/o riqualificazione delle competenze; il Percorso 4 (lavoro e inclusione) si rivolgerà ai soggetti che esprimono bisogni complessi, attivando anche la rete dei servizi territoriali; infine, il Percorso 5 (Ricollocazione Collettiva) è diretto ai lavoratori ancora formalmente occupati, ma potenzialmente in transizione, per effetto di crisi aziendali.

Valorizzazione dei servizi pubblici per il lavoro:  un lavoro già iniziato a partire dal Piano di potenziamento delle sedi di Spazio Lavoro CPI e Spazio Lavoro Uffici locali, a cui è seguito il rafforzamento con nuove 355 unità di personale, la costituzione dell’Agenzia Spazio Lavoro che ha la funzione di assicurare una maggiore capacità di coordinamento della rete dei servizi pubblici per il lavoro, nonché, la scelta strategica di istituire cinque Poli specialistici nei capoluoghi di provincia, al fine di ridisegnare il funzionamento della rete dei servizi pubblici per il lavoro. Si intende potenziare il numero di sedi disponibili, ed oltre all’apertura di nuovi CPI e Uffici Locali, ci si doterà anche di punti informativi mobili (Corner GOL), in modo da assicurare la presenza di una sede ogni 40 mila abitanti in tutte le province, assicurando allo stesso tempo una elevata capillarità anche nella Città Metropolitana di Roma.

Sinergia tra il sistema delle politiche attive del lavoro e quello della formazione professionale: supportare i lavoratori nei percorsi di riqualificazione, aggiornamento e riconversione delle competenze professionali in relazione ai fabbisogni di competenze espressi dal mercato del lavoro, compreso l’inserimento occupazionale. A tale scopo sono previsti percorsi di upskilling e reskilling, che hanno lo scopo di realizzare un più efficace mismatch di competenze. È importante infine evidenziare che le azioni del PAR GOL saranno attuate secondo una logica di complementarità con le strategie contenute nel POR FSE+
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