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Guerra in Ucraina: cessate il fuoco, armistizio e corridoi umanitari sul tavolo dei negoziati

3 marzo 2022 | 17:08
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Al via il secondo round di negoziati tra le delegazioni di Kiev e Mosca che si stanno svolgendo nella regione di Brest, in Bielorussia

Mosca – Guerra Ucraina-Russia, iniziato nella regione di Brest in Bielorussia il secondo round dei negoziati tra le delegazioni di Kiev e Mosca. “Le questioni principali in agenda sono: 1) il cessate il fuoco: 2) l’armistizio: 3) Corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dai villaggi e città distrutti o sotto bombardamenti”, scrive il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, su Twitter pubblicando una foto del tavolo del negoziato, con i russi in giacca e cravatta e gli ucraini in tenuta militare.

Da parte russa era stato detto che il cessate il fuoco sarebbe stato in agenda nei colloqui di oggi, ma l’Ucraina aveva replicato che le richieste di Mosca erano inaccettabili e che la Russia avrebbe dovuto interrompere i bombardamenti sulle città prima di qualsiasi negoziato. Poco prima dell’annuncio della partenza della delegazione ucraina, dal ministero della Difesa russo è stata annunciata una pausa delle operazioni per permettere l’evacuazione dei civili con corridoi umanitari.

LAVROV

”Non c’è dubbio, ho fiducia che verrà trovata una soluzione alla crisi in Ucraina”, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov affermando che ”le richieste di Mosca nei negoziati sono minime”. ”Non vogliamo una guerra nucleare”, ma ”se dispiegheranno armi nucleari contro di noi affronteremo la situazione”, ha affermato ancora Lavrov dicendo che ”stanno parlando di Terza guerra mondiale. E una Terza guerra mondiale può essere solo una devastante guerra nucleare”. “La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e tutta l’Europa”, ha quindi affermato.

ONU VOTA RISOLUZIONE CONDANNA RUSSIA

Ieri l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato con 141 voti a favore, cinque contrari e 35 astenuti una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’operazione militare in Ucraina da parte della Russia.La risoluzione approvata dall’Assemblea generale “chiede anche alla Federazione russa di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all’interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente”. Oltre alla Federazione russa, hanno votato contro Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Tra i 35 Paesi che si sono astenuti ci sono tra gli altri l’Algeria, la Bolivia, la Cina, Cuba, l’India, Iran e Iraq, Nicaragua, Sudafrica e poi Tagikistan, Kirgizistan e Kazakistan.

Da parte sua il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avvertito: “La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”. Mentre per il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha sottolineato che per Mosca esiste il rischio di “incidenti” con la Nato. “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, non ci sono garanzie sul fatto che questi incidenti possano subire una escalation in una direzione completamente non necessaria”, ha affermato, sottolineando che “i rischi, ovviamente insorgono” ed ha fatto presente come la Russia “sia estremamente preoccupata” per l’invio di armi in Ucraina nel quadro dell’invasione lasciando intendere come “tutto in questa situazione sia estremamente pericoloso”.

MACRON A PUTIN: “IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE”

Sulla guerra in corso in Ucraina, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto al suo omologo russo Vladimir Putin che sta commettendo un ”grave errore”, che la guerra costerà caro alla Russia e che ”il peggio deve ancora venire”. Lo rende noto l’Eliseo spiegando che Putin, nel corso del colloquio telefonico con Macron, ha espresso la sua ”grande determinazione” ad ”andare avanti” con il piano dell’esercito di Mosca.

Putin ha detto inoltre che la situazione sarebbe “peggiorata” se gli ucraini non avessero accettato le condizioni russe, ha affermato la presidenza. “La previsione del presidente (Macron, ndr) è che il peggio deve ancora venire visto quello che gli ha detto il presidente Putin”, ha riferito l’Eliseo.

La Russia andrà ”avanti senza compromessi” con la guerra e la smilitarizzazione del Paese verrà completata, quanto ha detto il presidente russo al capo dell’Eliseo, ha reso noto il Cremlino. Putin ha anche minacciato di aggiungere ”ulteriori richieste” a quelle già sottoposte alla delegazione ucraina. (fonte Adnkronos)