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Guerra in Ucraina, Putin disposto al dialogo “se le nostre condizioni saranno soddisfatte”

Il leader del Cremlino nella telefonata con il cancelliere Scholz ha elencato le sue condizioni. Terzo round di negoziati nel weekend

Mosca – Guerra Ucraina-Russia, il presidente russo Vladimir Putin ha manifestato la sua disponibilità al dialogo “a condizione che tutte le richieste russe siano soddisfatte” nel colloquio telefonico avuto con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, A riferirlo è stato il Cremlino, che ha elencato durante la telefonata le sue condizioni, dalla “smilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina, allo status neutrale e non nucleare del paese. Mosca chiede anche che la Crimea, annessa all’Ucraina nel 2014, sia riconosciuta come territorio russo e che sia esercitata la sovranità entro i confini amministrativi delle regioni separatiste di Luhansk e Donetsk.

Putin “ha informato nei dettagli” Scholz dei “compiti e degli obiettivi” prefissati da Mosca in Ucraina e dell'”approccio basato sui principi dell’operazione militare speciale per proteggere la popolazione del Donbass”, precisa il Cremlino. “Nel corso dell’operazione le forze russe stanno adottando tutte le misure possibili per salvare vite umane e le notizie di presunti bombardamenti di Kiev e di atre città sono false, frutto di propaganda flagrante”, si aggiunge.

Putin ha inoltre detto al cancelliere tedesco che un nuovo round, il terzo, tra Russia e Ucraina è fissato per il weekend. Lo rendono noto dal governo tedesco.

Dal canto suo Scholz ha esortato Putin “a interrompere immediatamente tutte le operazioni di combattimento e a consentire l’accesso umanitario alle aree contese”. A renderlo noto è stato il portavoce del governo di Berlino Steffen Hebestreit precisando che il cancelliere ha espresso forte preoccupazione durante il colloquio con Putin, durato un’ora.

IL DISCORSO DI PUTIN

Nel nono giorno della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, Putin è tornato a parlare alla nazione assicurando di “non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti”, ma ‘consigliando’ all’Occidente di “peggiorare la situazione”. “Io consiglierei di non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione. Noi continueremo a rispettare i nostri obblighi”, ha detto il presidente russo in un discorso trasmesso dalla televisione russa, tornando a difendere l’attacco all’Ucraina come un’azione difensiva, una risposta “ad azioni negative di altri Paesi verso la Russia”. “Credo – ha concluso il presidente russo – che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente”. (fonte Adnkronos)