Il Fatto |
Esteri
/

Guerra in Ucraina, Biden: “Negli Usa stop all’import di petrolio gas e carbone dalla Russia”

8 marzo 2022 | 18:58
Share0
Guerra in Ucraina, Biden: “Negli Usa stop all’import di petrolio gas e carbone dalla Russia”

Contro l’attacco russo gli Usa rispondono con quella che è già stata ribattezzata la “guerra dell’energia”. Biden: “Lavoriamo con gli alleati per ridurre la loro dipendenza energetica dalla Russia”

Washington – “Non saranno più accettate importazioni di petrolio russo, gas e carbone”. Il presidente americano Joe Biden ha annunciato oggi un completo bando alle importazioni dalla Russia in campo energetico. “Il popolo americano darà un altro potente colpo” a Putin, ha detto il presidente, sottolineando che gli Stati Uniti “non vogliono sovvenzionare la guerra di Putin” in Ucraina.

“L’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin” ha scandito Biden, denunciando come il leader russo “sembri determinato a continuare il suo percorso assassino a qualunque costo”. Il presidente americano ha detto che Putin “ha già trasformato due milioni di ucraini in profughi: la Russia potrà continuare la sua avanzata a un prezzo terribile, ma questo è già molto chiaro, l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin”.

“Putin potrà essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese. E se non risponderemo all’assalto di Putin alla pace globale e alla stabilità oggi, il costo della libertà sarà anche maggiore domani”, ha continuato Biden. Che è poi tornato a elogiare il popolo ucraino, che “ha ispirato il mondo con il suo coraggio, il suo patriottismo, la sua determinazione a vivere libero”.

“La guerra di Putin – ha denunciato ancora – ha causato una sofferenza enorme e una perdita inutile di vite di donne, bambini, di chiunque in Ucraina e anche di russi”.

“Dobbiamo rimanere uniti e continuare a fare pressioni su Vladimir Putin” ha rimarcato annunciando la decisione di imporre l’embargo all’importazione negli Usa di petrolio e gas russi. “Questo è un passo che stiamo facendo per infliggere più danni a Putin – ha sottolineato – ma con un costo qui negli Stati Uniti. Ho detto sin dall’inizio che sarei stato onesto con gli americani: difendere la libertà ha il suo costo anche per noi”. Il presidente ha sottolineato come questo passo abbia il sostegno bipartisan di democratici e repubblicani al Congresso.

“La decisione di oggi non è senza un costo per noi. La guerra di Putin sta già danneggiando le famiglie americane ai benzinai” ha aggiunto riferendosi al fatto che “da quando Putin ha iniziato la sua azione militare, il prezzo della benzina in America è salito di 75 centesimi e questa azione” ha detto riferendosi alla decisione di mettere l’embargo sulle forniture energetiche russe, “lo farà salire ancora di più”.

“Farò di tutto per minimizzare il prezzo degli aumenti di Putin qui da noi”, ha continuato Biden riferendosi alle decisioni prese anche con gli alleati di immettere sul mercato le riserve energetiche strategiche. Ma il presidente americano ha anche rivolto un monito alle grandi compagnie petrolifere affermando che la guerra “non deve essere una scusa per esercitare aumenti dei prezzi eccessivi”.

“L’aggressione russa sta costando a tutti noi, non è il momento di approfittarsene con i prezzi, voglio essere chiaro che non lo tollereremo”, ha messo in chiaro Biden che però ha poi lodato le compagnie petrolifere che “stanno guidando con l’esempio” ritirandosi dalla Russia.

“Lavoriamo con gli alleati per ridurre la loro dipendenza energetica da Russia” ha detto ancora il presidente americano, sottolineando come la situazione del suo Paese “esportatore di energia” sia diversa da altri alleati che “forse non sono tutti nella posizione di potersi unire a noi”.

Le sanzioni contro la Russia, ha poi rimarcato il presidente degli Stati Uniti nella dichiarazione dalla Casa Bianca, “il più importante pacchetto di sanzioni mai approvato nella storia, stanno danneggiando l’economia russa e un rublo vale meno di un penny”.

Anche la Gran Bretagna eliminerà le importazioni di gas e petrolio russo entro la fine dell’anno. Lo ha reso noto su Twitter il segretario per l’Energia, Kwasi Kwarteng. “La transizione consentirà ai mercati, agli imprenditori, e alle catene di approvvigionamento tempo più che sufficiente per sostituire le importazioni dalla Russia che rendono conto dell’8 per cento del fabbisogno britannico”. Le imprese devono usare quest’anno per garantire una transizione morbida in modo che i consumatori non ne siano investiti. Il governo intende lavorare con le compagnie con una nuova task force sul petrolio per sostenerle a sfruttare questo periodo per cercare fonti alternative, ha aggiunto. (fonte Adnkronos)