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La sentenza del Tar Abruzzo: “Un Ncc non può lavorare stabilmente fuori dal suo Comune”

11 marzo 2022 | 09:55
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La sentenza del Tar Abruzzo: “Un Ncc non può lavorare stabilmente fuori dal suo Comune”

Il Presidente di Anar: “Il comparto Ncc a Roma sarà investito da enormi scandali che porteranno alla luce un sistema di malaffare radicato”

“È del 9 Marzo 2022 la sentenza del TAR dell’Abruzzo n.00107/2022 in merito ad un ricorso promosso da un Noleggiatore contro il Comune di Francavilla al Mare, che sancisce di fatto che un Ncc non può spostare la propria attività in modo stabile su territorio diverso da quello autorizzante“. Lo dichiara in una nota stampa, Ivano Fascianelli presidente dell’ANAR.

“In questo caso – si legge nella nota – il Noleggiatore con Autorizzazione del Comune di Francavilla al Mare distante circa 230 km dalla Capitale, aveva impugnato la revoca della licenza da parte del Comune di Francavilla al Mare in quanto giustificava la necessità di operare su Roma perché in possesso di contratti di lavoro. L’utilizzo della rimessa nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione da Noleggio Con Conducente è requisito essenziale per il mantenimento della stessa, ed inoltre, l’operatività di un Noleggio può avvenire in tutto il territorio nazionale ed internazionale purché lo stesso inizi e termini il servizio dal comune autorizzante cosa che in questo caso non avveniva. Tra l’altro, in questo modo i cittadini di quei piccoli comuni italiani coinvolti in questi scandali, vengono privati del servizio Pubbliconon di Linea in quanto assenti nel proprio territorio perché spostato in altre zone italiane più redditizie”.

“Noi apprezziamo l’ottimo lavoro sui controlli anti abusivismo all’aeroporto di FCO fortemente voluti dall’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e la Vice Presidente della Commissione Trasporti Elisabetta Lancellotti – conclude Fascianelli – che, pur tuttavia non potranno continuare ad ignorare le oltre 400 revoche e l’ultimo sequestro della Polstrada dell’Aquila. Il comparto NCC a Roma sarà investito nelle prossime settimane da enormi scandali che porteranno alla luce non certo il singolo caso ma un sistema di malaffare radicato, il controllo random non basterà se non accompagnato da una regolamentazione dell’accesso alla ZTL degli NCC forestieri come accade oggi in ogni città d’Italia”.
(Il Faro online)