Molestano i viaggiatori alle biglietterie automatiche: multe e denunce a Termini

15 marzo 2022 | 09:37
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Molestano i viaggiatori alle biglietterie automatiche: multe e denunce a Termini
Molestano i viaggiatori alle biglietterie automatiche: multe e denunce a Termini
Molestano i viaggiatori alle biglietterie automatiche: multe e denunce a Termini
Molestano i viaggiatori alle biglietterie automatiche: multe e denunce a Termini

Sanzionate 7 persone, per un importo complessivo di 700 euro, per violazione del divieto di stazionamento nei pressi della Stazione

Roma – Nelle ultime ore, i Carabinieri del Nucleo Scala Termini di Roma hanno effettuato un servizio di prevenzione e di repressione di fenomeni di illegalità e di degrado nell’area della stazione ferroviaria “Termini”, uno dei principali varchi di accesso alla Capitale per centinaia di migliaia di turisti italiani e stranieri.

Il bilancio dell’attività è di 5 persone denunciate a piede libero mentre, altre 7 sono state sanzionate. Sono state identificate complessivamente oltre 200 persone.

Nel corso delle verifiche all’interno della stazione ferroviaria, particolare attenzione è stata posta dai Carabinieri al fenomeno dei “molestatori”. Sono infatti 3 le persone sorprese nei pressi delle biglietterie automatiche intente ad offrire con insistenza il loro ausilio per effettuare l’emissione del titolo di viaggio e chiedendo poi in cambio il resto dopo l’emissione del biglietto.

Per altre 2 persone, un italiano ed un cittadino straniero, è scattata la denuncia per inosservanza del divieto di accesso all’area urbana della Stazione ferroviaria.

Sanzionate amministrativamente invece per complessivi 700 euro, 7 persone, di cui 5 stranieri e 2 italiani, tutti senza fissa dimora nella Capitale, per violazione del divieto di stazionamento nei pressi della Stazione Termini con contestuale ordine di allontanamento dallo scalo e dalle relative pertinenze per 48 ore.

Una donna di 62 anni, è stata invece sorpresa all’interno del Forum Termini e sanzionata per il mancato uso del dispositivo di protezione personale delle vie respiratorie, per un importo di 400 euro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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