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Aperto a Passoscuro il più grande centro di cure palliative pediatriche d’Italia

22 marzo 2022 | 14:20
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Aperto a Passoscuro il più grande centro di cure palliative pediatriche d’Italia

La struttura, gestita dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è stata inaugurata questa mattina alla presenza del Segretario di Stato Vaticano e del governatore Zingaretti

Fiumicino – Taglio del nastro, questa mattina, per il centro di cure palliative pediatriche di Passoscuro, il primo della Regione Lazio. I primi cinque pazienti era già stati accolti nella giornata di ieri: si tratta di cinque bambini ucraini e le loro famiglie. tutti sfollati dal loro Paese in guerra, che necessitano di cure e assistenza per diverse patologie, non solo tumorali. Con venti moduli abitativi già attivati e altri dieci in preparazione questo è il più grande centro di cure palliative italiano, considerando che finora sul territorio italiano erano disponibili 26 posti letto per sette centri.

Il centro è stato inaugurato oggi alla presenza del segretario di Stato Vaticano, il cardinale Piero Parolin, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, Mariella Enoc presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, e del sindaco del comune di Fiumicino, Esterino Montino, e il vescovo della Diocesi di Porto-Santa Rufina, mons. Ruzza.

La struttura è un edificio di cinque piani immerso nel verde, a pochi passi dal mare, che è stato ristrutturato grazie ad una gara di solidarietà “Mi prendo cura di te” che ha raccolto quasi 3 milioni di euro, grazie al coinvolgimento di piccoli e grandi donatori come Fondazione Angelini, Andreotti&Brusone Philanthropy Fund, la fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti, la duchessa Maria Luisa Magistrati Gaetani D’Aragona. La struttura principale misura 4.160 metri quadrati sugli altri 11 mila che comprendono anche un frutteto, un campo da basket e da calcio.

Il piano rialzato e il primo ospitano venti moduli abitativi, stanze attrezzate con cucina, poltrona letto per i familiari, bagno in camera. Ambienti colorati e nei corridoi pannelli raffiguranti la storia de “Il Piccolo Principe” per rendere l’ambiente accogliente per i piccoli pazienti e i loro fratelli.

“Innanzitutto un immenso grazie al Bambino Gesù – le parole di Zingaretti – che si conferma una opportunità unica al mondo per le cure sanitarie e l’offerta non solo di sanità ma di amore e solidarietà per tutti coloro, bambini e bambine, che hanno bisogno. A regime ci saranno trenta posti letto per cure palliative, in tutta Italia ne esistono oggi 22, già questo rende l’idea dell’eccezionalità di questo luogo che fa fare alla sanità del nostro territorio, non solo della nostra regione ma direi italiano, un salto nel futuro in termini di qualità delle cure, di dedizione affinché nei casi gravissimi si riesca ad offrire comunque delle cure e il massimo dell’accoglienza e che dimostra quanto questi luoghi siano importanti e necessari”.

“Sono ospitati – aggiunge il Governatore – alcuni dei primi bambini e bambine dall’Ucraina, alcuni di loro vittime dei bombardamenti che li hanno offesi e che ora, oltre agli aspetti di cure dal punto di vista psicologico, dell’accoglienza, vengono seguiti in un possibile ritorno alla normalità. Sono casi di bambini e di bambine gravissime con malattie antecedenti al conflitto ma che in Ucraina ovviamente non potevano più avere cure, quindi già oggi questo luogo è diventato un luogo dell’accoglienza, della cura e della solidarietà internazionale. Ovviamente noi siamo al fianco di questo grande sforzo del Bambino Gesù e faremo di tutto non solo per sostenerlo ma affinché questo modo del Bambino Gesù continui, vada avanti e siamo onorati di poter fare la nostra parte in tutti i modi”.

Questa è un’opera all’avanguardia – dice il Segretario di Stato vaticano – non solo per il numero di letti che mette a disposizione ma anche per l’ambiente, l’ambiente familiare dove non ci si sente in ospedale ci si sente a casa con la possibilità per questi bambini di avere vicino mamme, papà, fratellini, credo che sia la cosa più importante perché questo tipo di malattie non deve assolutamente isolare ma deve creare ancora maggiori legami di solidarietà”.

Più “critico” l’assessore D’Amato: “Per favore non chiamatelo hospice, questo è un centro di cure palliative di terapia del dolore, è il centro quantitavamente e qualitativamente più importante a livello nazionale c’è una sinergia molto forte, desidero ringraziare tutti gli operatori qui già sono ospiti alcuni piccoli bambini che purtroppo hanno seri problemi e che provengono da zone di guerra, complessivamente sono stati trasferiti 63 bambini a Roma di cui 21 attualmente ricoverati ed altri stanno arrivando con voli che si stanno organizzando con la protezione civile e con voli militari”.

La nuova struttura consentirà ai piccoli ospiti di portare con loro anche gli animali domestici come cani, gatti o pesci d’acquario. Per la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, la sua realizzazione è un “sogno” nato dalla vicenda di Charlie Gard che il Vaticano avrebbe voluto portare a Roma per offrirgli una fine dignitosa.

“L’attenzione alle persone più fragili è uno dei principi guida della Fondazione, impegnata da sempre nel supporto delle comunità e dei territori dove il Gruppo Angelini opera. Siamo felici di aver contribuito a rendere realtà questo progetto, grazie al quale i pazienti più piccoli e le loro famiglie potranno essere accolti in un ambiente bello e protetto come quello del Centro Cure Palliative dell’Ospedale Bambino Gesù”, le parole Thea Paola Angelini e Sergio Marullo di Condojanni, rispettivamente vicepresidente e consigliere della Fondazione Angelini.

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