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Zelensky al Parlamento italiano: “Roma non può accogliere i russi: servono altre sanzioni”

22 marzo 2022 | 12:18
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Il Presidente ucraino ringrazia il popolo italiano e chiede più sanzioni: “Qui intorno ci sono soldati russi che uccidono, distruggono, torturano e portano via i nostri beni. Lo avevano fatto i nazisti l’ultima volta in Europa”

Roma – A quasi un mese dall’inizio della guerra in Ucraina, invasa dalla Russia il 24 febbraio scorso, il presidente ucraino parla alla Camera dei Deputati, dove il Parlamento italiano si è riunito in seduta comune per ascoltare direttamente da Kiev la situazione nell’est Europa.

A introdurre il presidente ucraino, collegato in video con l’Aula, il presidente della Camera Roberto Fico – “Ci uniamo in una ideale catena di solidarietà con gli altri Parlamenti nei quali lei è già intervenuto”, ha detto – e la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati che ha parlato di “sentimenti di partecipazione profonda” verso il popolo ucraino. “Siamo al vostro fianco”, ha aggiunto. In Aula anche il premier Mario Draghi, intervenuto nel corso della seduta – “L’Italia ammira il vostro coraggio, la vostra resistenza di fronte alla ferocia di Putin è eroica”, ha detto. L’aula della Camera, che ha tributato un lungo applauso alle parole di Zelensky, è quasi ‘sold out’. Restano vuoti solo alcuni scranni in alto, anche per via dei deputati che avevano dichiarato la loro assenza. Sono invece quasi vuote le tribune, aperte per consentire la seduta comune del Parlamento.

“Oggi ho parlato con Papa Francesco (leggi qui), lui ha detto parole molto importanti. Capisco che voi desideriate la pace, capisco che dobbiate difendervi. Ognuno difende la propria patria. Ho risposto ‘il nostro popolo è diventato esercito quando ha visto quanto male, quanta devastazione porta il nemico’”, esordisce il presidente Zelensky.

“Una settimana fa – aggiunge – sono intervenuto in una manifestazione di Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di ricordare il numero 79: erano i bambini uccisi in Ucraina. Ora sono 117, altri 39 sono stati uccisi. Ci sono decine di migliaia di famiglie distrutte, tutto questo è iniziato da una persona. Nelle città seppelliscono i morti nelle fosse comuni, succede questo nel 2022. I bambini morti sono 117 ma non sarà il numero finale, i missili russi non smettono di uccidere”.

“Alcune città ucraine – ha detto ancora – sono distrutte, come Mariupol sul Mar d’Azov: c’erano mezzo milione di persone, come a Genova, dove sono stato. A Mariupol non c’è più niente, immaginate Genova completamente bruciata dopo 3 settimane di assedio, con tutte le persone che scappano. Kiev è importante come lo è Roma per tutto il mondo, noi siamo al limite della sopravvivenza. Kiev ha vissuto guerre feroci nella sua storia, ha bisogno di vivere nella pace stabile come ha bisogno Roma e ogni altra città. Qui ogni giorno cadono bombe e missili, qui intorno ci sono soldati russi che uccidono, distruggono, torturano e portano via i nostri beni. Lo avevano fatto i nazisti l’ultima volta in Europa. Popolo italiano, bisogna fare il possibile per garantire la pace” e porre fine alla “guerra voluta da una sola persona. Il loro obiettivo è l’Europa, influenzare le vostre vite, controllare la vostra politica, distruggere i vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, che vuole entrare in Europa: la barbarie non deve passare”, continua Zelensky.

“L’Ucraina vi è stata vicina durante la pandemia, abbiamo inviato i nostri medici. Quando siamo stati vittime di un’alluvione – ha sottolineato – ci avete sostenuto senza chiedere nulla in cambio. Ora l’invasione dura da un mese, abbiamo bisogno di altre sanzioni affinché la Russia non trovi rifornimenti militari o soldati in Libia o in Siria. Le conseguenze di questa guerra non si avvertono solo in Europa, l’Ucraina ha sempre esportato viveri: ma come possiamo seminare se il nemico distrugge i nostri campi? Non sappiamo quando avremo il raccolto e se potremo esportare grano e olio. I prezzi crescono, milioni di persone davanti alle vostre coste avranno bisogno di aiuto. Voi conoscete bene gli ucraini, un popolo europeo quanto voi”.

“Sapete bene – ha detto – chi ha portato la guerra in Ucraina, l’Italia non deve essere il luogo che accoglie queste persone: bisogna congelare i loro conti, i loro immobili, i loro yacht. Bisogna fare tutto questo per la pace, bisogna sostenere anche l’embargo nei confronti delle navi che entrano nei vostri porti, non bisogna fare eccezioni per le banche turche. La guerra deve finire al più presto, dobbiamo ricostruire insieme a voi l’Ucraina: insieme all’Italia, all’Unione Europea”.

“Ho visitato spesso il vostro paese, apprezzo moltissimo la vostra ospitalità e la forza delle vostre relazioni: ho visto cosa significano la famiglia e i figli per voi. Oggi in Italia ci sono più di 70mila ucraini costretti a fuggire dalla guerra, molti di loro sono bambini e sono stati accolti direttamente nelle famiglie. Vi siamo molto grati, aspettiamo che possano tornare a casa in Ucraina, con la pace. Dal primo giorno avete condiviso il nostro dolore, gli ucraini ricorderanno il vostro calore. La vostra forza deve fermare una sola persona affinché sopravvivano in milioni”, ha concluso.

Zelesnky al Parlamento italiano: i saluti di Fico e Casellati

“L’intervento in quest’aula di un Capo di stato è un evento inusuale che esprime bene l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo. Intendiamo così testimoniare nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all’Ucraina e alle sue libere istituzioni democratiche a fronte dell’ingiustificabile attacco da parte della Federazione russa”, ha detto in aula alla Camera il presidente Roberto Fico, nel breve saluto che ha preceduto l’intervento del presidente dell’Ucraina.

“Ci uniamo, in una ideale catena di solidarietà, ai parlamenti di altri Paesi innanzi ai quali lei è già intervenuto. Il Parlamento italiano – pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità – ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione per condannare nel modo più netto l’attacco russo, chiedere un’immediata fine delle ostilità con il ripristino della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, e invitare all’adozione di misure di aiuto sul piano umanitario, economico e militare”.

“Presidente Zelensky, le esprimo, insieme al saluto del Senato, sentimenti di vicinanza profonda, di ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e di partecipazione al dolore di una intera comunità vittima di una guerra insensata, che non risparmia la comunità civile, non ha pietà di fronte ai bambini e costringe milioni di profughi a imboccare i corridoi umanitari”, le parole della Presidente del Senato Elisabetta Casellati. “L’Italia ha aperto il cuore e le porte all’Ucraina, la nostra macchina dell’accoglienza è pienamente operativa. Siamo al vostro fianco, insieme all’Unione europea, per contrastare la prosecuzione del conflitto”, ha proseguito Casellati. “Come ho avuto modo di manifestare al Presidente del Parlamento ucraino in una recente videoconferenza – ha detto ancora -, confidiamo nell’efficacia del sostegno internazionale offerto con convinzione al suo Paese e incoraggiamo lo sforzo incessante della diplomazia come unica via d’uscita al conflitto. Rinnovo dunque l’auspicio che l’azione sinergica nel perseguire una conclusione negoziale, favorita anche dalle occasioni di incontro come quella odierna, possa consentire all’Ucraina di ritrovare al più presto una prospettiva di pace e di libertà”. (fonte Adnkronos)