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Tortu: “La frazione olimpica mi ha sbloccato: sono un atleta nuovo”

31 marzo 2022 | 16:07
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Tortu: “La frazione olimpica mi ha sbloccato: sono un atleta nuovo”

L’azzurro è in raduno a Roma per allenarsi con la staffetta dorata di Tokyo. C’è anche Jacobs

Roma – Il 6 agosto 2021 è ancora riflesso negli occhi di Filippo Tortu, oro olimpico della 4×100 insieme a Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Lorenzo Patta, e del professor Filippo Di Mulo, responsabile della velocità azzurra. “Ma dobbiamo buttarci alle spalle i momenti leggendari di Tokyo. Difenderemo il titolo olimpico in casa degli americani e vogliamo arrivarci al massimo delle nostre potenzialità. La stagione è difficile e dobbiamo dimostrarci all’altezza”.

Al lavoro con lo staff tecnico federale allo stadio Paolo Rosi di Roma dove lunedì è iniziato il raduno delle due 4×100, sono ospiti del talk settimanale di Atletica TV.

Filippo Tortu è arrivato a Roma domenica scorsa: “Ritrovarci è sempre bellissimo, siamo felici di essere qui e lavorare insieme. Da qualche mese io e Anna Buongiorno ci alleniamo nello stesso campo, all’Arena di Milano, e nell’ultimo mese abbiamo contato i giorni che mancavano a questo raduno”. Che atmosfera c’è in squadra? “Condividiamo la volontà di confermarci e migliorarci. È la chiave per riconfermare il successo di Tokyo. Siamo un gruppo numeroso e internamente molto competitivo, perché il livello della velocità italiana si è alzato moltissimo e ognuno vuole un posto in questa staffetta. Va bene così, è uno stimolo a non accontentarsi”.

L’oro olimpico ha cambiato tutto. “Quell’ultima frazione mi ha trasformato, mi ha sbloccato, ho scoperto un atleta nuovo. Sono felice di come mi sto allenando e dei riscontri che arrivano dalla pista. Sono ambizioso. Anche quest’anno, come sempre, non ho preparato le indoor e non è stato facile stare a guardare, ma conservo questa fame per la stagione all’aperto”. A quando l’esordio? “Credo ai primi di maggio; quest’anno la stagione inizierà prima del solito perché ai primi di luglio dovremo già partire per gli Stati Uniti e prima ci sarà poco tempo per gareggiare. Mi concentrerò sui 200 metri ma confesso che nel cuore resto un centometrista: non abbandonerò la distanza”.

Come va il raduno? L’azzurro Ride: “Non so come la pensa il professore, ma diciamo che abbiamo iniziato da un ripasso generale. L’occhio non è più allenato ai cambi, i meccanismi che ci sembravano naturali l’estate scorsa sono un po’ arrugginiti e da riattivare… e alla fine le ragazze sono sempre più brave di noi. (fidal.it)

(foto@Colombo/Fidal)

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