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Violenze e abusi dei cattolici in Canada, il Papa agli indigeni: “Una vergogna, chiedo perdono” foto

In Vaticano, dopo una settimana di incontri, il Pontefice chiede pubblicamente scusa per le violenze compiute dai cattolici contro i nativi canadesi e annuncia: "Vorrei essere con voi, che siete devoti a Sant'Anna, nei giorni della festa"

Città del Vaticano – Vergogna, dolore, perdono. Dopo una settimana di incontri con le delegazioni degli indigeni del nord America, Papa Francesco chiede pubblicamente perdono per le responsabilità di “diversi cattolici”. Responsabilità venute alla luce insieme ai ritrovamenti di diverse fosse comuni all’interno di molti istituti cattolici situati proprio in Canada. Violenze contro i bambini – e non solo – per le quali il Pontefice già aveva chiesto perdono nei mesi scorsi denunciando il pericolo delle “colonizzazioni ideologiche” (leggi qui).

Ora però è diverso: li ha davanti, vestiti con gli abiti tradizioni che molti di noi sono abituati a vedere nei film. E così la Sala Clementina, per una mattina, tra musiche e danze, si trasforma in un piccolo angolo di nord America. E nel suo discorso a braccio, Papa Francesco annuncia che è sua intenzione a luglio, intorno ai giorni di Sant’Anna, compiere un viaggio in Canada per visitare i nativi americani nei loro territori e chiedere perdono nella loro terra per i drammi subiti.

Francesco, parlando, confessa che ama il modo in cui i nativi americani si siano considerati come rami di un albero che hanno radici profonde: “Ma questo albero che porta frutto – dice con dolore – ha subito una tragedia, quella dello sradicamento, la catena che ha tramandato conoscenze è stata spezzata dalla colonizzazione che senza rispetto ha strappato voi dall’ambiente vitale e ha provato a uniformarvi ad un’altra identità. Così la vostra cultura e la vostra identità sono state ferite, molte famigli separate”, e i figli sono state vittime dell’idea che “il progresso avvenga per colonizzazione ideologica. E qualcosa che purtroppo avviene anche oggi a vari livelli. Quante colonizzazioni politiche economiche ci sono nel mondo, sospinte dalla verità e dalla sete di profitto, incuranti delle storie e delle tradizioni. E purtroppo ancora molto diffusa questa mentalità coloniale”.

Il Pontefice ricorda che durante gli incontri ha potuto «toccare con mano sofferenze, privazioni, trattamenti discriminatori e varie forme di abuso subite da voi, in particolare nelle scuole residenziali» e definisce “agghiacciante l’idea di troncare le radici con tutte le conseguenze personali e sociali che ciò ha comportato e continua a comportare, in quelli che sono diventati traumi intergenerazionali”. Situazioni che suscitano al
Papa “indignazione e vergogna. Indignazione perché è ingiusto accettare il male,  poiché senza impegno ad imparare dagli errori i problemi non si risolvono e ritornano. Lo vediamo in questi giorni a proposito della guerra. Non si deve mai sacrificare la vi memoria del passato sull’altare di un presunto progresso”.

Francesco dà poi voce alla vergogna “per il ruolo che diversi cattolici, in particolari responsabilità educative, hanno avuto in tutto quello che vi ha ferito, negli abusi e nella mancanza di rispetto verso la vostra identità, la vostra cultura e i valori spirituali. Tutto ciò è contrario al Vangelo di Gesù”. Chiede quindi “perdono a Dio per la deplorevole condotta di quei membri della Chiesa cattolica e sono molto addolorato e mi unisco ai vescovi canadesi nel chiedervi scusa. E evidente che non si possono trasmettere i contenuti della fede in un modo contrario alla fede stessa. E terribile quando in nome della fede si rende una contro-testimonianza del Vangelo”.

Infine, la promessa del viaggio in Canada: “Mi dà gioia pensare alla venerazione che si è diffusa tra voi nei confronti di Sant’Anna. Quest’anno vorrei essere con voi in quei giorni”. E conclude ribandendo la volontà di visitare i territori natii: «Sarò felice di visitare i vostri territori. Non ci andrò in inverno”. E prima di andare via saluta tutti con un “Bye bye”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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