Controlli e regolamento, Giammarino: “Gli operatori Ncc, romani e laziali, che producono lavoro e pagano le tasse, meritano pari dignità”

4 aprile 2022 | 09:13
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Controlli e regolamento, Giammarino: “Gli operatori Ncc, romani e laziali, che producono lavoro e pagano le tasse, meritano pari dignità”

Il portavoce di O.R.A.NCCl: “L’art. 29 del Regolamento Capitolino per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea è sotto ricorso al Tar”

Roma – Dibattito acceso sulla questione delle autorizzazioni Ncc a Roma. Dopo la sortita dell’Anar (leggi qui), arriva l’intervento, in aperta polemica, del portavoce di O.R.A.NCC Leonardo Giammarino.

“Riteniamo opportuna una replica alle dichiarazioni del Presidente Fascianelli – esordisce il comunicato di Giammarino -. Non abbiamo un riscontro oggettivo riguardo le autorizzazioni di cui parla. Dagli atti risulta, che la maggior parte degli avvii di istruttorie di revoca, sollecitati da Anar, si sono conclusi con la presentazione delle osservazioni. In molti casi, proprio grazie alle ‘intrusioni’ del Presidente di Anar – afferma Giammarino – le associazioni di categoria hanno interloquito con le amministrazioni comunali che, dopo il loro intervento, hanno aggiornato i regolamenti recependo la sentenza 56/2020 della Corte Costituzionale.

Difatti, il pronunciamento del Giudice delle Leggi ha chiarito i dubbi riguardo i limiti di operatività, il rientro in rimessa e la validità dei contratti. Di conseguenza, è stato permesso all’intera categoria di difendere le legittime posizioni, rivendicare la regolarità dell’autorizzazione e, soprattutto, mostrare l’attitudine degli Ncc alla corretta applicazione della normativa vigente. Quello che invece possiamo confermare è la lungaggine della giustizia in quanto il nostro ordinamento prevede tre gradi di giudizio. Come non condividere la prudenza delle amministrazioni comunali a precludere l’accesso alle Ztl, con il rischio di dovere risarcire i danni, nei casi di quei titolari di autorizzazioni che sono in attesa di sentenza definitiva?

Per quanto riguarda l’art. 29 del Regolamento Capitolino per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea, ossia Ncc e Taxi, come per tutto il regolamento stesso – prosegue Giammarino -, ricordiamo che è stato presentato un ricorso al Tar, de è già fissata l’udienza. Sarà il tribunale regionale a decidere.

La posizione della gran parte della categoria Ncc e la nostra di O.R.A.NCC è chiara: l’art. 29 non può essere accettato per il contenuto eccessivo e distorto delle sanzioni e dei controlli rivolti principalmente agli Ncc con autorizzazioni rilasciate da altri comuni. Il Comune di Roma dal 1997 non ha rilasciato più autorizzazioni di Ncc. Oggi le autorizzazioni operative rilasciate dal Comune di Roma sono circa 950 ma il mercato è tenuto in equilibrio da ulteriori migliaia di operatori che per risponde alla domanda di servizi di trasporto persone sono dovuti “emigrare” partecipando ai bandi di comuni di tutta Italia; questi operatori sono cittadini residenti a Roma e le loro aziende hanno sede Legale a Roma e nell’area metropolitana. Stiamo parlando di oltre 11.500 lavoratori. Non riusciamo a capire il motivo per cui si vuole far pagare, con denaro e appesantimento burocratico, l’accesso alle Ztl a questi lavoratori additati, proprio da Anar, come “forestieri” o “agresti”! Gli operatori Ncc, romani e laziali, che producono lavoro e pagano le tasse nel nostro territorio meritano rispetto e pari dignità! Non è possibile discriminare i lavoratori dividendoli tra chi ha autorizzazioni di Roma e chi di fuori! Vogliamo ricordare, a chi lo avesse dimenticato, che Roma è una città che per la sua peculiarità non può essere paragonata a nessun’altra città italiana ne europea e copiare i regolamenti di piccole città italiane, grandi metà del più piccolo quartiere di Roma, è operazione imbarazzante, soprattutto, per coloro, come l’assessore Onorato, che chiedono fondi, misure e risorse straordinarie per la Capitale.

Sulla task force dei controlli “mirati alla categoria sul territorio dell’aeroporto di Fiumicino”, è ovvio – dice ancora Giammarino – che si volevano controllare gli Ncc. Anche qui il boomerang è tornato indietro. I controlli a tappeto, caldeggiati populisticamente, hanno confermato, con i numeri, che gli Ncc sono estranei a quei fenomeni di illegalità e alle pratiche di abusivismo che oltre a danneggiare agli Ncc e ai taxi, ledono quel “decoro urbano” tanto caro all’assessore Onorato. E’ chiaro ed evidente che, qualcuno si aspettava risultati diversi o, forse, pensava di trovare “il marcio” dentro il comparto Ncc: così non è stato! Le associazioni e gli operatori Ncc non hanno criticato i controlli. Semmai hanno criticato, in maniera legittima, la modalità dei controlli e coloro che populisticamente di questa operazione “di ripristino della legalità” ne hanno rivendicato la paternità. Le associazioni tutte, incluse quelle riunite in O.R.A.NCC, si sono mostrate collaborative e – conclude Giammarino – si sono messe a disposizione delle forze di polizia e dell’assessorato, di cui è a capo Eugenio Patanè, per dare il proprio contributo fattivo sia per facilitare i controlli che presentando proposte di prevenzione al fenomeno”.

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