Udienza Generale |
Papa & Vaticano
/

Papa Francesco: “Fraternità e accoglienza salveranno la nostra civiltà dal naufragio”

6 aprile 2022 | 11:49
Share0
Papa Francesco: “Fraternità e accoglienza salveranno la nostra civiltà dal naufragio”

All’Udienza Generale il Pontefice ripercorre le tappe del viaggio a Malta e lancia un monito all’Occidente: “Basta con la logica dello Stato più potente per affermare i propri interessi”

Città del Vaticano – Accoglienza e fraternità “indicano la strada da seguire non solo per affrontare il fenomeno dei migranti, ma più in generale perché il mondo diventi più vivibile e si salvi da un ‘naufragio’ che minaccia tutti noi, che stiamo – come abbiamo imparato (dalla pandemia, ndr.) – sulla stessa barca, tutti”.

All’Udienza Generale del mercoledì, Papa Francesco ripercorre le tappe del Viaggio Apostolico a Malta (leggi qui), definendolo un “luogo-chiave”, non solo “per la sua posizione al centro del Mare che sta tra Europa e Africa, ma che bagna anche l’Asia”. L’arcipelago maltese, come aveva detto nel discorso alle autorità (leggi qui), “è una specie di ‘rosa dei venti’, dove si incrociano popoli e culture; è un punto privilegiato per osservare a 360 gradi l’area mediterranea”.

E, guardando a quello che sta avvenendo anche in Ucraina, lancia un monito all’Occidente: “Oggi si parla spesso di “geopolitica”, ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l’area di influenza economica, o influenza ideologica o influenza militare: lo stiamo vedendo con la guerra. Malta rappresenta, in questo quadro, il diritto e la forza dei ‘piccoli’, delle Nazioni piccole ma ricche di storia e di civiltà, che dovrebbero portare avanti un’altra logica: quella del rispetto e anche la logica della libertà, della convivialità delle differenze, opposta alla colonizzazione dei più potenti”.

Allo stesso tempo, “Malta è un luogo-chiave per quanto riguarda il fenomeno delle migrazioni. Nel Centro di accoglienza Giovanni XXIII ho incontrato numerosi migranti, che sono approdati sull’Isola dopo viaggi terribili (leggi qui). Non bisogna stancarsi di ascoltare le loro testimonianze, perché solo così si esce dalla visione distorta che spesso circola nei mass-media e si possono riconoscere i volti, le storie, le ferite, i sogni e le speranze di questi migranti”.

“Ogni migrante è unico: non è un numero, è una persona; è unico come ognuno di noi. Ogni migrante è una persona con la sua dignità, le sue radici, la sua cultura. Ognuno di essi è portatore di una ricchezza infinitamente più grande dei problemi che comporta. E non dimentichiamo che l’Europa è stata fatta dalle migrazioni”, ribadisce.

Francesco torna poi a ribadire che questa accoglienza “va organizzata, governata, e prima, molto prima, va progettata insieme, a livello internazionale. Perché il fenomeno migratorio non può essere ridotto a un’emergenza, è un segno dei nostri tempi. E come tale va letto e interpretato. Può diventare un segno di conflitto, oppure un segno di pace. Dipende da come lo prendiamo, dipende da noi”.

E, se Malta è un luogo-chiave anche dal punto di vista dell’evangelizzazione (il naufragio di San Paolo ha fatto sì che l’isola fosse tra le prime terre europee a ricevere l’annuncio del Vangelo), “anche lì soffia il vento del secolarismo e della pseudocultura globalizzata a base di consumismo, neocapitalismo e relativismo. Anche lì, perciò, è tempo di nuova evangelizzazione”.

Il Pontefice spiega quindi il motivo che lo ha spinto, sulla scia dei suoi predecessori, a visitare la Grotta di San Paolo, dove si è fermato a pregare (leggi qui) e il pellegrinaggio al Santuario mariano nazionale di Ta’ Pinu, nell’isola di Gozo (leggi qui), “dove abbiamo celebrato un intenso incontro di preghiera. Lì ho sentito battere il cuore del popolo maltese, che ha tanta fiducia nella sua Santa Madre. Maria ci riporta sempre all’essenziale, a Cristo crocifisso e risorto, e questo per noi, al suo amore misericordioso”.

E conclude: “Noi, con questa visita, seminiamo, ma è il Signore che fa crescere. Che la sua bontà infinita conceda frutti abbondanti di pace e di ogni bene al caro popolo maltese! Grazie a questo popolo maltese per la sua accoglienza così umana, così cristiana. Grazie tante”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
ilfaroonline.it è su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con solo le notizie di Papa & Vaticano, clicca su questo link.
ilfaroonline.it è anche su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte