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Fabbrica clandestina a Pomezia, maxi sequestro di sigarette di contrabbando

14 aprile 2022 | 09:24
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Fabbrica clandestina a Pomezia, maxi sequestro di sigarette di contrabbando

Il titolare dell’impresa è stato arrestato per i reati di contrabbando, contraffazione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

Pomezia – Superano le 82 tonnellate i tabacchi lavorati e le confezioni di sigarette di contrabbando riproducenti i marchi delle più note case rinvenuti all’interno di un opificio clandestino, scoperto dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nella zona industriale di Pomezia.

Al momento dell’irruzione nel capannone le Fiamme Gialle della locale Compagnia hanno sorpreso 10 operai di nazionalità russa, moldava e ucraina, questi ultimi profughi di guerra, sottoposti a turni di lavoro massacranti e costretti a lavorare in un ambiente malsano (finestre murate e mancanza di sbocchi all’esterno per i fumi di lavorazione).

La fabbrica era attrezzata con tutti i macchinari e i materiali necessari alla linea di produzione di sigarette di contrabbando contraffatte. In particolare, ammontano a oltre 44 tonnellate le sigarette già confezionate e a 38 quelle di tabacco lavorato estero destinato ad essere utilizzato per la produzione di bionde: si tratta del più ingente quantitativo di generi di contrabbando sequestrati negli ultimi anni sul territorio nazionale. L’immissione in commercio delle 82 tonnellate avrebbe comportato un’evasione d’imposta di oltre 19 milioni di euro.

Il titolare dell’impresa è stato arrestato e associato alla Casa Circondariale di Velletri per i reati di contrabbando, contraffazione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, mentre la merce sequestrata sarà destinata alla distruzione. Le istituzioni locali hanno messo a disposizione dei lavoratori alcune strutture per il primo alloggiamento. L’operazione si inquadra nella più ampia azione della Guardia di Finanza della Capitale a contrasto delle condotte fraudolente che, oltre a sottrarre ingenti risorse finanziarie allo Stato, alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.

“Grazie alla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma per la maxi operazione sul nostro territorio. Scoperta una fabbrica di sigarette di contrabbando, con il sequestro di oltre 82 tonnellate di tabacchi lavorati con lo sfruttamento di lavoratori stranieri, anche profughi di guerra ucraini. Il Comune è pronto ad attivare per loro ogni strumento di assistenza”, il commento del sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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