Assalto alla Cgil di Roma: i video incastrano altri 5 uomini

22 aprile 2022 | 08:45
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Assalto alla Cgil di Roma: i video incastrano altri 5 uomini

L’attività investigativa della Digos, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha permesso di individuare altri possibili indagati

Roma – Nelle prime ore di questa mattina, personale della DIGOS della Questura di Roma, sta dando esecuzione all’ordinanza con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto misure cautelari personali nei confronti di 5 soggetti, gravemente indiziati di aver preso parte, a vario titolo, alle violenze perpetrate ai danni della sede capitolina della CGIL, a margine della manifestazione indetta in Piazza del Popolo il 9 ottobre 2021, misure che si aggiungono alle 25 già precedentemente eseguite nell’ambito della medesima attività di indagine.

Un uomo noto per l’appartenenza a movimenti orbitanti nella galassia dei NO VAX e nell’area dell’estrema destra, è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere;

Un altro è stato sottoposto all’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 17 alle 22;

Ancora un altro è stato destinatario dell’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 17 alle 22;

Un altro uomo, vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova e appartenente al gruppo ultras juventino “Antichi valori”, è stato sottoposto all’ obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 17 alle 22 e all’obbligo di presentazione alla P.G. dal lunedì al sabato dalle 16 alle 17;

Un militante di Forza Nuova, è stato sottoposto all’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 17 alle 22 e all’obbligo di presentazione alla P.G. dal lunedì al sabato dalle 16 alle 17.

La continua ed incessante attività investigativa condotta dalla dipendente Digos, con l’ausilio del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha permesso, attraverso la visione dei filmati raccolti in diversi ambiti, di cristallizzare inconfutabili indizi di colpevolezza in ordine ai reati di devastazione e saccheggio aggravato; violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata, nonché, nei confronti dell’uomo, destinatario della misura cautelare in carcere, anche di istigazione a disobbedire alle leggi e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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