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La richiesta di Zelensky: “Ci servono 7 miliardi di dollari al mese”

22 aprile 2022 | 08:00
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La richiesta del presidente al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale a Washington. E Biden annuncia “nuovi aiuti militari a Kiev, Putin non vincerà”

Kiev – L’Ucraina necessita di sette miliardi di dollari al mese per compensare i danni economici della guerra con la Russia. Lo ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo a una tavola rotonda dedicata agli aiuti all’Ucraina che si è tenuta nell’ambito delle riunioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Washington. “E avremo bisogno di centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione”, ha aggiunto Zelensky.

“Ogni Paese del mondo deve prepararsi ora per la possibile rottura completa di qualsiasi relazione con la Russia” aggiunge su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, illustrando quelli che secondo lui sono i passi necessari da fare. “Il primo è il sostegno immediato all’Ucraina, in modo che la leadership russa sappia che la guerra non consentirà loro di realizzare nessuno dei loro obiettivi aggressivi. Il secondo è l’immediata esclusione della Russia da tutte le istituzioni finanziarie internazionali”.

“La terza – prosegue Zelensky – è una tassa speciale per la guerra. La Russia, e dopo di essa qualsiasi altro aggressore, deve pagare per aver violato la stabilità globale”. Oltre alla “possibile rottura completa” delle relazioni con la Russia, il presidente ucraino chiede che si continuino “a bloccare i beni dello stato russo e i rappresentanti dell’élite russa”.

“Sfortunatamente, la Russia ha respinto la proposta di stabilire una tregua pasquale” dichiara Zelensky, sottolineando che il rifiuto “dimostra molto bene come i dirigenti di questo Stato trattano effettivamente la fede cristiana”. “Però rimaniamo fiduciosi, con la speranza per la pace e che la vita vinca la morte”.

MARIUPOL

La città Ucraina di Mariupol non è ancora del tutto persa, ma la situazione lì è “grave e difficile” aveva detto poco prima Zelensky, contraddicendo gli annunci di Mosca, secondo cui la città portuale dell’Ucraina orientale sarebbe caduta nelle mani dell’esercito russo. Notizia confermata anche dal leader ceceno, Ramzan Kadyrov, con un messaggio su Telegram.

“La situazione è difficile, la situazione è grave”, ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev, sottolineando tuttavia che ci sono ancora diversi modi per liberare la città. “C’è un modo militare e ci stiamo preparando”, ha detto Zelensky, sostenendo che per riuscirci è necessario l’aiuto dell’Occidente.

Un’altra soluzione sarebbe quella diplomatica e umanitaria, ha detto Zelensky, elencando diverse proposte che Kiev ha già proposto a Mosca, compreso uno scambio di “feriti”. “Ci aspettano giorni decisivi, la battaglia decisiva per il nostro Stato, per il nostro Paese, per il Donbass ucraino”, ha sottolineato Zelensky.

“Oggi il ministro della Difesa russo ha fatto rapporto ai leader russo delle azioni belliche nella nostra città di Mariupol, l’avrete sentito tutti. Prima della guerra questa era una città grande probabilmente quanto Lisbona, una città sul litorale marino di quasi mezzo milione di abitanti. Ora è totalmente distrutta”. “A Mariupol non c’è neanche un edificio intero, neanche uno – ha incalzato Zelensky -. La città è letteralmente bruciata. Per più di un mese i russi hanno tenuto la città in forte assedio senza permettere la consegna degli aiuti umanitari. Centinaia di migliaia dei cittadini civili erano senza cibo, acqua, medicine, senza nulla, sotto continui attacchi e bombardamenti”.

“Credo che il popolo portoghese, e con esso i politici portoghesi, sosterrà il nostro Stato nel suo desiderio fondamentale di essere con voi nell’Unione europea”. “Il libero deve sostenere il libero – dice Zelensky – Le persone perbene dovrebbero sostenere le persone perbene. Il coscienzioso deve sostenere il coscienzioso”.

Il premier si rivolge ai politici portoghesi: “Credo che non tradirai né noi né te stesso. Perché l’Ucraina è già in viaggio verso l’Unione europea con una procedura accelerata. Ci auguriamo che nel prossimo futuro potremo ottenere lo status di candidato all’adesione all’Ue”.

LE SANZIONI

“Abbiamo bisogno che le pressioni delle sanzioni sulla Russia siano più forti -ha aggiunto Zelensky- Solo le sanzioni sono in grado di costringere la Russia a cercare la pace e di privare la macchina bellica russa delle risorse. Abbiamo bisogno della posizione decisa delle aziende europee affinché escano dal mercato russo, perché i loro contributi al budget russo sostengono tutto questo male. La Russia può essere fermata, gli omicidi di massa possono essere fermati, così le deportazioni e la dittatura possono essere fermate”.

“Sono grato al vostro governo e a tutti i portoghesi per l’aiuto all’Ucraina che avete già dato e per l’appoggio alle sanzioni contro la Russia”. “Adesso, quando l’Unione europea sta preparando il sesto pacchetto di sanzioni, è importante – ha aggiunto Zelensky – che voi mostriate la vostra posizione di leader e appoggiate l’embargo di petrolio per la Russia a livello di tutta l’Europa. E’ anche importante che voi insieme agli altri Paesi dell’Ue insistiate sulla limitazione totale del sistema bancario russo. E infine bisogna chiudere tutti i porti dell’Unione europea: tutti i porti del Portogallo per le navi russe e di quelle che loro cercano di nascondere sotto altre bandiere”.

MASSACRO DI BUCHA

“Si sono resi conto della reazione del mondo ai massacri di Bucha e ora vogliono coprire le tracce dei propri crimini” dice il premier ucraino in un video pubblicato sul suo canale Telegram, in cui si rivolge al Parlamento portoghese.

“Quando ci rivolgiamo al mondo per l’aiuto – ha proseguito – diciamo cose semplici e precise: abbiamo bisogno delle armi per difenderci dalla brutale invasione russa. Hanno portato così tanti mali sulla nostra terra come 80 anni fa l’invasione nazista”. (fonte Adnkronos)

BIDEN: “PUTIN NON VINCERA'”

L’Ucraina si trova in una “fase cruciale della guerra” con la Russia – fase in cui bisogna “muoversi più velocemente possibile” per far arrivare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno per difendersi nella nuova offensiva russa nel Donbass – e, per questo, gli Usa stanzieranno un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. L’importo anche stavolta sarà di 800 milioni di dollari. Ad annunciarlo è il presidente Usa Joe Biden, nel corso del discorso alla Casa Bianca per aggiornare gli americani sugli sforzi per assistere il popolo ucraino e presentare i nuovi aiuti, che sono stati finalizzati negli ultimi giorni.

“E’ ormai chiaro al mondo intero: la Russia ha lanciato e concentrato la sua campagna alla conquista di nuovi territori, e noi ora siamo in una finestra cruciale di tempo durante la quale imposteranno la prossima fase della guerra”, ha spiegato il presidente nel suo discorso oggi alla Casa Bianca.

“La battaglia di Kiev è stata una storica vittoria per gli ucraini, una vittoria per la libertà, vinta dal popolo ucraino con l’aiuto senza precedenti” degli Stati Uniti ed i suoi alleati, ha sottolineato Biden, continuando: “Ora dobbiamo accelerare questo pacchetto di aiuti per aiutare gli ucraini a prepararsi per l’offesiva russa che sarà più limitata in termini di geografica ma non in termini di brutalità”, ha aggiunto Biden che nel discorso ha sottolineato più volte come, dopo la ritirata russa dall’area di Kiev, stiano emergendo “prove” degli “orrori” e dei “crimini di guerra” commessi dai russi.

Il presidente americano ha poi ribadito la convinzione che, di fronte ai “coraggiosi militari e civili ucraini” e il continuo sostegno degli Usa e degli alleati, Vladimir Putin “non potrà mai vincere, non potrà mai riuscire a dominare ed occupare l’Ucraina”.

“Prima di tutto è da vedere se veramente controlla Mariupol”, ha poi risposto alla domanda di un giornalista su cosa significhi per Vladimir Putin la conquista della città ucraina che ha assediato per settimane. “Una cosa certa sappiamo di Mariupol – ha poi aggiunto -, è che dovrebbe lasciar passare gli aiuti umanitari per permettere alle persone di uscire. Questo è quello che ogni capo di Stato farebbe in queste circostanze”. Il presidente americano ha poi continuato ribadendo che “non ci sono ancora prove che Mariupol sia completamente caduta”.

“Non sappiamo – ha detto ancora il presidente Usa – quanto durerà questa guerra ma mentre ci avviciniamo alla soglia dei due mesi, ecco quello che sappiamo: Putin ha fallito nelle sue grandi ambizioni sul campo di battaglia. Dopo settimane di bombardamenti, Kiev ancora regge, il presidente Zelensky e il governo democraticamente eletto rimangono al potere”. Biden ha ripetuto più volte come sia cruciale per Kiev il “costante flusso di armi, munizioni, intelligence da tutte le nazioni del mondo libero guidate da noi”.

Per questo Biden ha insistito sulla necessità di continuare e di mantenersi uniti. “Mentre la Russia continua l’avanzata militare e le brutalità, Putin spera che noi perdiamo interesse – spiega -, l’ho detto dall’inizio, lui contava sul fatto che la Nato, la Ue, i nostri alleati in Asia si dividessero, ed ancora scommette su questo: ma ancora una volta dimostreremo che si sbaglia”.

“L’unità con i nostri alleati e con il popolo ucraino sta inviando un messaggio inequivocabile a Putin: non riuscirà mai a dominare ed occupare l’Ucraina”, ha rimarcato. “La cosa più importante in questo momento è mantenere l’unità”, ha ripetuto.

Anche gli Stati Uniti chiudono i propri porti alle navi russe, ha poi annunciato Biden. “Nessuna nave battente bandiera russa, che sia di proprietà o gestita da interessi russi, sarà fatta entrate in porti degli Stati Uniti”, ha affermato il presidente americano, sottolineando che questo è “un altro passo cruciale” che gli Stati Uniti fanno insieme agli alleati in Europa e il Canada per “negare alla Russia i benefici del sistema economico internazionale di cui hanno goduto in passato”.

Il nuovo pacchetto arriva una settimana dopo un altro, sempre da 800 milioni di dollari, che comprendeva artiglieria pesante, compresi i primi radar anti-artiglieria consegnati a Kiev dall’inizio dell’invasione russa. L’amministrazione Biden sta lavorando per far arrivare gli aiuti militari a Kiev il più velocemente possibile perché si ritiene che il conflitto sia arrivato ad un punto critico e l’assistenza Usa può fare la differenza di fronte alla nuova offensiva russa nell’Ucraina orientale.

Il nuovo pacchetto di aiuti – che comprende artiglieria pesante e munizioni – porterà il 3,4 miliardi di dollari il totale dell’assistenza militare fornita da Washington a Kiev dall’inizio dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio. Nei giorni in cui è stato messo a punto il nuovo pacchetto, Biden ha avuto una video chiamata con gli alleati, lunedì scorso, al termine della quale anche altri Paesi hanno annunciato nuovi invii di armi a Kiev.

E ieri il presidente ha incontrato il capo del Pentagono ed i vertici delle Forze armate Usa che ha ringraziato per il costante il flusso degli aiuti militari all’Ucraina. “Armi e munizioni arrivano ogni giorno e noi vediamo come sono vitali le nostre alleanze in tutto il mondo”, ha affermato.

Inoltre, ha sottolineato l’esigenza di avere una posizione strategica “dinamica” dal momento che si è di fronte ad una situazione “che evolve rapidamente”. “Vediamo l’esigenza di adattarci come conseguenza del fatto che siamo schierati al fianco dell’Ucraina contro la guerra brutale e ingiustificata di Putin – ha detto – ed io voglio applaudire al lavoro straordinario che state facendo per armare ed equipaggiare i coraggiosi ucraini che difendono la loro nazione”.

“Sono grato al presidente degli Stati Uniti e al popolo americano per la leadership nel sostenere il popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione russa. Questo aiuto oggi è necessario più che mai! Salva la vita dei nostri difensori della democrazia e della libertà e ci avvicina al ritorno della pace”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’annuncio di nuovi aiuti militari a Kiev da parte di Joe Biden. (fonte Adnkronos)