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Un ponte sospeso di 180 tonnellate per unire due palazzine: bufera politica sulle “Torri di Fiumicino”

22 aprile 2022 | 11:10
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Un ponte sospeso di 180 tonnellate per unire due palazzine: bufera politica sulle “Torri di Fiumicino”

Montino: “Sarà un secondo simbolo della città dopo il nuovo Ponte Due Giugno, realizzato da noi qualche anno fa”. L’ira di Baccini: “Scelte non in linea con i bisogni dei cittadini”

Fiumicino – Bufera politica sul cantiere delle “Torri di Fiumicino”, la costruzione privata che sta sorgendo all’ingresso del centro storico della cittadina aeroportuale, proprio di fronte il Ponte Due Giugno. In queste ore, infatti, è stato montato un ponte sospeso che unirà le due nuove palazzine in costruzione.

Un’operazione alla quale era presente anche il sindaco Montino, assieme a vicesindaco e assessore all’ambiente, e che proprio il primo cittadino rivendica con orgoglio: “Sarà un secondo simbolo della città, dopo il nuovo Ponte Due Giugno realizzato da noi qualche anno fa”. La riqualificazione di quell’area a ridosso del fiume Tevere, infatti, è stata promossa negli anni scorsi proprio da Montino (durante il suo primo mandato).

“L’idea – aggiunge – mi è venuta quando imprenditore e tecnici ci hanno presentato il progetto dei due fabbricati. Per la vicinanza al Ponte Due Giugno suggerii io di unirli con una passerella. Poi col tempo è diventata un vero e proprio ponte di 180 tonnellate che riprende la caratteristica del Ponte Due Giugno, con due pilastri ai lati e la passerella che unisce gli ultimi due piani creando una certa continuità tra i due edifici. La visione dall’alto, anche dall’aereo, sarà uno dei segni distintivi moderni della città”.

“È un recupero – conclude – che non è finito qui. A breve si demoliranno altri fabbricati in lamiera che si trovano accanto e si realizzeranno parcheggi pubblici. Va avanti l’idea urbanistica del recupero delle aree con demolizione di vecchi fabbricati per far posto a edifici moderni”.

Immediata è arrivata la replica dell’opposizione, nella persona di Mario Baccini, leader del centrodestra fiumicinese, che sui social network tuona contro il primo cittadino: “Spacciare una speculazione edilizia privata per un simbolo della città ci vuole una bella faccia tosta”.

“Le scelte di riqualificazione urbana dell’assessore all’urbanistica non mi sembrano in linea con i bisogni di spazi attrezzati che hanno i cittadini – prosegue Baccini -. La sistemazione dell’area davanti al Ponte Due Giugno con un progetto di piazza con verde attrezzato poteva essere, questo sì riqualificante e bello. Si potevano garantire i diritti dei privati in tanti modi previsti dalle leggi vigenti. Ormai siamo alla deriva e si percepisce la sensazione dell’assalto alla diligenza prima della fine del regno”.

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