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Malagò: “Aiuti del Pnrr allo sport? Solo esigui. Stanchi di incompetenza”

Gli atleti russi a Parigi 2024 e i tennisti agli Internazionali. A margine della Giunta, tanti i temi discussi dal Presidente del Coni

Roma – “Se è a rischio la partecipazione degli atleti russi all’Olimpiade di Parigi? Non posso dire nulla, ma in questo momento è quella la direzione. Il rischio è che la situazione che viviamo possa influenzare moltissimo una decisione del genere”. Il presidente del  Coni Giovanni Malagò interviene su diversi argomenti che stanno arricchendo il mondo sportivo in queste ore. Non solo il tema del professionismo femminile, per cui fa i complimenti alla Federcalcio (leggi qui) augurandosi che presto anche negli altri sport ci sia la stessa riforma, ma anche sulla partecipazione degli atleti russi ai prossimi Giochi, fino al Piano nazionale di fondi che coinvolge anche lo sport.

Al termine della Giunta Nazionale del Coni Malagò aggiunge: “Il Cio ha invitato tutte le federazioni internazionali ad adottare le indicazioni per l’esclusione degli atleti russi. Alla Coppa del Mondo di tiro a volo di Lonato, con il presidente mondiale che è russo, gli atleti russi non partecipano”.

Il prossimo 2 maggio cominceranno gli Internazionali d’Italia a Roma. Malagò dichiara: “Non mi sento di escludere nessuna ipotesi”. Sembra che in queste ore, il tema sia sul tavolo di Palazzo Chigi.

“Mi auguro si apra una fase costruttiva. Purtroppo devo osservare che su molti tavoli non è stato coinvolto il Coni”. Malagò parla dei rapporti con il Sottosegretario allo Sport. E uno dei temi cardine è il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. Il Pnrr europeo è culla di fondi finanziari preziosi per tutto il Paese e anche per lo sport evidentemente: “Gli interventi sportivi per un miliardo rappresentano solo lo 0,4 per cento, una cifra molto inferiore a quello che merita lo sport”. Il fabbisogno è molto più ampio. E il numero uno del Coni sottolinea:  “Ci sono casi surreali, che dimostrano non conoscenza e profonda presunzione. Come si fa a dire alle federazioni scegliete un progetto per un massimo di quattro milioni? Nel caso del calcio con 500 progetti presentati, ne devi scegliere uno. E questo tetto c’è per tutte le federazioni senza distinzione per grandezza e tipologia di impianti. Siamo stanchi di questa incompetenza”. Si riferisce alla distribuzione degli aiuti economici.

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