Roma, non comunica i nomi degli ospiti in Polizia: “chiuso” un albergo

1 maggio 2022 | 22:00
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Roma, non comunica i nomi degli ospiti in Polizia: “chiuso” un albergo

Gli agenti hanno notificato al titolare della struttura ricettiva un provvedimento di sospensione della licenza

Roma – Continuano assiduamente i controlli interforze predisposti dalla Questura di Roma, sulla base delle indicazioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura, nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno della movida. Nella nottata appena trascorsa a San Lorenzo le verifiche hanno riguardato principalmente la regolarità dell’attività degli esercizi commerciali, l’osservanza dell’ordinanza sindacale di chiusura anticipata dei minimarket, il rispetto della quiete pubblica e soprattutto il divieto di somministrazione di alcolici ai minori.

I servizi straordinari messi in atto dagli agenti del commissariato San Lorenzo, unitamente al personale della sezione operativa dell’Ufficio di Gabinetto, all’U.P.G.S.P., al Reparto Mobile, ai militari della Guardia di Finanza e agli agenti della Polizia Locale Roma Capitale, hanno permesso di sottoporre a controllo 120 persone, di cui 13 sono state sanzionate per consumo di alcool in strada dopo le ore 23, ovvero dopo l’orario consentito.

Le attività sono proseguite anche con l’istituzione di posti di controllo da parte degli agenti durante i quali sono stati controllati 42 veicoli, 12 le sanzioni al codice della strada contestate, tra cui un ritiro di carta di circolazione e il conseguente sequestro amministrativo del mezzo. 6 gli esercizi commerciali controllati. Le operazioni di controllo interforze messe in atto hanno consentito un efficace contrasto alla vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 22, soltanto 1 esercizio è stato sanzionato amministrativamente perché inottemperante alla normativa.

Nel corso della serata 1 persona è stata indagata per oltraggio a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato notificato nei confronti del titolare di un albergo della zona un provvedimento di sospensione della licenza ai sensi art.100 del TULPS per la mancata comunicazione dell’elenco dei nominativi alloggiati presso la sua struttura ricettiva, contravvenendo a quanto previsto dell’art.109 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza.

L’ama, così come nelle altre giornate di controlli, ha provveduto poi alla pulizia delle strade.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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