il fatto |
Regione Lazio
/

Caporalato, la Regione Lazio impegnata nel contrasto allo sfruttamento del lavoro

4 maggio 2022 | 09:51
Share0
Caporalato, la Regione Lazio impegnata nel contrasto allo sfruttamento del lavoro

Di Berardino: “Abbiamo sottoscritto con le parti sociali a Latina il Protocollo ‘Per un lavoro di qualità in agricoltura’”

“Ieri, 3 maggio 2022, ho partecipato a una bella iniziativa organizzata dalla consigliera regionale Marta Bonafoni che ci ha permesso di approfondire un tema molto importante come quello delle ‘Donne e Caporalato’. Come Giunta Zingaretti siamo impegnati da anni nel contrasto allo sfruttamento delle donne e degli uomini che lavorano in agricoltura”. Così, in una nota, l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino.

“Abbiamo messo in campo una serie di azioni strutturali – spiega l’Assessore – a partire dal Protocollo ‘Per un lavoro di qualità in agricoltura’ sottoscritto con le parti sociali a Latina. Al protocollo è seguita la Legge regionale sul contrasto al caporalato e l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura finanziata con circa 2,5 milioni di euro. Sempre a Latina è partita una sperimentazione rivolta a cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo con il progetto P.E.R.L.A. – Percorsi di Emersione Regolare del Lavoro in Agricoltura che ci ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti nella realizzazione di una Regione sempre più inclusiva e attenta nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, Come Regione abbiamo definito gli indici di congruità in agricoltura in via sperimentale e stiamo lavorando per renderli strutturali. Gli indici di congruità in agricoltura rappresentano un corretto bilanciamento tra la quantità di persone che devono lavorare per mettere in campo un prodotto e la qualità di quel prodotto, il tutto all’insegna della prevenzione e della trasparenza e dei diritti dei lavoratori. Il contrasto allo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura è una sfida importante e vogliamo coniugare la qualità del lavoro e delle imprese affinché la cosiddetta emersione possa essere un’impostazione culturale di tutti”.

Bonafoni: “Fare rete per dare concretezza agli sforzi normativi”

“Occorre lavorare ancora di più, soprattutto facendo leva sulla collaborazione tra realtà differenti e differenti approcci, per concretizzare anche la nuova normativa che la Regione Lazio ha prodotto in questi anni sul tema del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura”.

Con queste parole, la consigliera regionale Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti, ha commentato il momento pubblico di riflessione organizzato questa mattina presso la Sala Tevere della Regione Lazio. Dopo i saluti degli assessori Claudio Di Berardino ed Enrica Onorati, la mattinata si è aperta con gli interventi di Margherita Romanelli e Marco Omizzolo che hanno illustrato la ricerca WeWorld su “Lo sfruttamento lavorativo delle donne migranti nella filiera agro alimentare: il caso dell’Agro Pontino”.

Proprio il fenomeno evidenziato dalla ricerca mostra chiaramente come la situazione delle donne in aree come quella della provincia di Latina sia ancora fortemente connotata da forme di nuova schiavitù, sfruttamento e violenza, rese possibili dalla commistione di interessi economici con la cultura patriarcale caratteristica tanto dei luoghi di origine che dei nostri territori.

L’evento  ha poi visto gli interventi di numerosi attori espressione sia del mondo del terzo settore (Fabio Ciconte di Terra e Carmela Morabito di Parsec) che di imprese e sindacati (Michele Azzola della CGIL di Roma e Lazio e Salvatore Stingo di Fedagripesca Confcooperative Lazio).

“La ricchezza degli interventi d– conclude la consigliera Bonafoni – ha mostrato chiaramente come per poter vincere la cultura dello sfruttamento e inchiodare padroni e padrini che rendono le donne schiave, serva un’azione comune capace di coniugare ruoli e approcci differenti. In questi anni, la Regione Lazio è stata protagonista di una stagione di adeguamento della normativa per poter finalmente intervenire nei confronti di queste nuove situazioni di sfruttamento: il Consiglio ha approvato una specifica legge nel 2019 e il conseguente regolamento a fine 2020. Oggi gli strumenti ci sono, ma occorre un cambio di passo culturale. Occasioni di confronto come quella di oggi sono di certo un punto di partenza per alleanze e iniziative future comuni”.

(Il Faro online)
ilfaroonline.itè su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.