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La Russia annulla la parata del 9 maggio nel Luhansk e Donetsk. Poi tuona contro la Nato

5 maggio 2022 | 17:24
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La Russia annulla la parata del 9 maggio nel Luhansk e Donetsk. Poi tuona contro la Nato

Il portavoce del Cremlino: “Le armi della Nato a Kiev allungano la guerra. Ma nulla impedirà di raggiungere i nostri obiettivi”

Kiev – Le autorità russe hanno annullato la parata del 9 maggio nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk. Lo ha reso noto il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergey Kiriyenko, citato dall’agenzia di stampa Unian, nel corso di una manifestazione a Mariupol. “La Parata della Vittoria e la sfilata del Reggimento Immortale nel giorno della vittoria a Donetsk e Luhansk non sono ancora possibili, ma quel momento arriverà presto e la parate della vittoria sfilerà per le strade delle città del Donbass”, ha affermato.

Mosca tuona contro la Nato

Le informazioni di intelligence degli alleati a Kiev e l’invio di armi da parte delle Nato sono “azioni che non contribuiscono alla fine rapida dell’operazione”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando le rivelazioni del New York Times, secondo cui gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence all’Ucraina grazie alle quali le forze di Kiev sarebbero state in grado di colpire e uccidere diversi generali russi. “Ma allo stesso tempo, queste azioni – ha rivendicato Peskov – non sono in grado di impedire il raggiungimento degli obiettivi prefissati dell’operazione militare speciale”.

“I nostri militari – ha affermato Peskov – sono ben consapevoli che gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Nato stanno trasmettendo costantemente informazioni di intelligence e altri parametri alle Forze armate ucraine. Associate con il flusso di armi che questi Paesi stanno inviando in Ucraina, queste sono tutte azioni che non contribuiscono ad un rapido completamento dell’operazione”.

Peskov ha poi negato che le truppe russe stiano assaltando Azovstal, l’acciaieria rimasta l’unica sacca della resistenza a Mariupol. Interrogato da giornalisti, che gli chiedevano se corrispondessero al vero le notizie secondo cui i militari avrebbero fatto irruzione nell’impianto, il portavoce della presidenza ha risposto: “Siete testimoni, il presidente ha dato ordine di astenersi da un assalto. Nessun altro ordine è stato annunciato e i corridoi umanitari stanno funzionando oggi”.

I corridoi umanitari avviati questa mattina da Azovstal “stanno funzionando”, ha ribadito Peskov, riferendosi all’annuncio di Mosca di tre giorni di tregua, da oggi a sabato, dalle 8 alle 18, per evacuare i civili ucraini che ancora si trovano all’interno dell’acciaieria. (fonte Adnkronos)