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Papa Francesco: “Il non ascoltare è uno dei mali del nostro tempo, anche nella Chiesa”

8 maggio 2022 | 13:11
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Papa Francesco: “Il non ascoltare è uno dei mali del nostro tempo, anche nella Chiesa”

Il Pontefice alla preghiera del Regina Coeli: “Basta con la paura del silenzio. Chi ascolta gli altri, sa ascoltare anche il Signore. Se lo ascoltiamo, scopriamo che Lui ci ama”

Città del Vaticano – “Non c’è ascolto. Questo è un male del nostro tempo. Oggi siamo travolti dalle parole, dalla fretta di dover sempre dire qualcosa, abbiamo paura del silenzio. Quanta fatica si fa ad ascoltarsi! Ascoltarsi fino alla fine, lasciare che l’altro si esprima, ascoltarsi in famiglia, ascoltarsi a scuola, ascoltarsi al lavoro, e persino nella Chiesa!”.

Affacciato su una piazza San Pietro gremita da 20mila fedeli, nella domenica dedicata al “Buon Pastore”, il Papa, soffermandosi sull’odierna pagina del Vangelo, spiega il legame” che c’è tra il Signore e ciascuno di noi (cfr Gv 10,27-30)”, sottolineandone tre verbi: “ascoltare, conoscere, seguire”.

Francesco ribadisce l’importanza dell’ascoltare, soprattutto oggi, dove “siamo travolti dalle parole e dalla fretta di dover sempre dire e fare qualcosa, anzi quante volte due persone stanno parlando e una non aspetta che l’altra finisca il pensiero, la taglia a metà cammino, risponde… Ma se non la si lascia parlare, non c’è ascolto. Questo è un male del nostro tempo”.

Chiediamoci oggi se siamo figli dell’ascolto, se troviamo tempo per la Parola di Dio, se diamo spazio e attenzione ai fratelli e alle sorelle. Se sappiamo ascoltare fino a che l’altro si possa esprimere fino alla fine, senza tagliare il suo discorso. Chi ascolta gli altri, sa ascoltare anche il Signore, e viceversa. E sperimenta una cosa molto bella, cioè che il Signore stesso ascolta: ci ascolta quando lo preghiamo, quando ci confidiamo con Lui, quando lo invochiamo.

Ascoltare Gesù, sottolinea il Papa, “diventa così la via per scoprire che Egli ci conosce. Ecco il secondo verbo, che riguarda il buon pastore: Egli conosce le sue pecore. Ma ciò non significa solo che sa molte cose su di noi: conoscere in senso biblico vuol dire anche amare. Se lo ascoltiamo, scopriamo questo, che il Signore ci ama. La via per scoprire l’amore del Signore è ascoltarlo”.

Infine, il terzo verbo: seguire. “Chi segue Cristo, che cosa fa? Va dove va Lui, sulla stessa strada, nella stessa direzione. Va a cercare chi è perduto (cfr Lc 15,4), si interessa di chi è lontano, prende a cuore la situazione di chi soffre, sa piangere con chi piange, tende la mano al prossimo, se lo carica sulle spalle. E io? Mi lascio solo amare da Gesù e dal lasciarci amare passo ad amarlo, all’imitarlo? La Vergine Santa ci aiuti ad ascoltare Cristo a conoscerlo sempre di più e seguirlo sulla via del servizio. Ascoltare, conoscerlo e seguirlo”.

Dopo la benedizione, il pensiero del Pontefice va all’Ucraina e a tutte le popolazioni in guerra (leggi qui). E nel giorno in cui la Chiesa rivolge la supplica alla Madonna di Pompei, Papa Bergoglio invita tutti a pregare “ogni giorno il Rosario per la pace”.

Poi, una preghiera speciale per tutte le mamme: “Oggi, in tanti Paesi, si celebra la Festa della mamma. Ricordiamo con affetto le nostre mamme – un applauso alle mamme – anche quelle che non sono più con noi quaggiù, ma vivono nei nostri cuori. Per tutte le mamme è la nostra preghiera, il nostro affetto, il nostro augurio”. Quindi, l’immancabile saluto: “Buona domenica a tutti voi! Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci”.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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