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Idrovora ad Isola Sacra, ViviAmo Fiumicino: “Si sfrutti il Pnrr per mettere in sicurezza tutta la zona”

"Occorre un cambio di passo, ma servono volontà, fermezza e lungimiranza"

Fiumicino – Abbiamo avuto modo di apprendere a mezzo stampa la risposta del Ministro della transizione ecologica Cingolani,ù all’interrogazione parlamentare in merito alla sicurezza e sui vincoli che riguardano Isola Sacra, presentata dal Senatore De Vecchis nell’Aprile 2021 e le successive osservazioni verso essa, mosse dal Comitato Spontaneo Isola Sacra (leggi qui).  Come comitato, anche noi abbiamo sentito l’esigenza di esprimere le nostre considerazioni sulla questione”. Così, in una nota stampa, ViviAmo Fiumicino per il centro studi di Mario Baccini.

“Il Ministro, oltre a procedere con una breve cronistoria delle opere e degli interventi fatti – spiega il Comitato – o programmati dagli enti competenti, poco aggiunge a ciò di cui già si era a conoscenza sulla condizione dei rischi e dei relativi vincoli, che gravano su Isola Sacra. L’unica certezza che si evince dalle sue parole, riguarda il fatto che il territorio di Isola Sacra, per essere completamente messo in sicurezza dai vincoli e nello specifico da quelli alluvionali, è la realizzazione di una nuova idrovora, oltre ovviamente alla ristrutturazione di quella già esistente presso via Coni Zugna. Ricordiamo, infatti, che per una prima messa in sicurezza dai suddetti vincoli, il Ministero in questione ha finanziato la ristrutturazione dell’idrovora di Coni Zugna, utile ad aumentare, o meglio raddoppiare, la sua portata dagli attuali 3100/s a 6900/s e una serie di interventi, quali la realizzazione di una stazione di pompaggio in località Passo della Sentinella, il tutto per un costo di 3 milioni di euro. Tale ristrutturazione, figlia di un progetto del Consorzio di Bonifica e che vede la Regione come soggetto attuatore, è stata inaugurata il 17 Giugno 2021, alla presenza peraltro di diverse autorità civili a diverso livello.

Dopo questa data, l’Autorità di Bacino con due decreti, il 102 e il 103 del 15 Luglio 2021, ha aggiornato la situazione dei vincoli, che se da un lato con il primo dei due decreti, afferente il rischio esondazione, grazie anche alla realizzazione e al relativo collaudo della strada argine, si è proposto di abbassare il rischio da R4(rischio morte) a R2, purtroppo con il secondo decreto che, invece, riguarda i vincoli alluvionali, nonostante la prevista ristrutturazione della sopra citata idrovora, i vincoli dall’attuale grado di rischio R4, potranno passare al massimo in R3(rischio elevato), altre addirittura rimarranno ad R4, tranne rare eccezioni quali la zona del Vecchio Faro, che passeranno ad R2.

Non possiamo, quindi, non muovere alcune perplessità, che riguardano i presunti rischi che corrono gli abitanti di Isola Sacra: nonostante il grado di rischio R4 che incombe sulle loro teste e nonostante un lavoro già finanziato, si proceda con una certa lentezza, anziché accelerare gli interventi. D’altronde, non si può biasimare il Ministro Cingolani, che per quanto concerne gli interventi di competenza del suo dicastero, comunque il finanziamento per la ristrutturazione dell’idrovora è stato elargito e comprensibilmente, non conoscendo appieno le caratteristiche e le peculiarità di Fiumicino, si attiene alle indicazioni provenienti dagli altri enti. Gli stessi enti, che in tutti questi anni, a parte annunci e imminenti risoluzioni puntualmente disattesi, poco hanno fatto per risolvere sia il problema della messa in sicurezza di Isola Sacra, che conseguenzialmente l’abbattimento dei vincoli idrogeologici che vi gravano e per la possibile edificabilità della località“.

“Seppure il Comune di Fiumicino abbia commissionato uno studio idraulico con un costo di 50 mila euro nel 2019, – sottolinea ViviAmo Fiumicino – per il quale ne è stato concesso anche il nulla osta per gli esiti, non riscontriamo da parte sua un’azione convinta e pressante verso gli enti di riferimento quali l’Autorità di Bacino e la Regione, per risolvere nel breve periodo l’intera questione. Rincresce dover attendere mesi per venire a conoscenza di informazioni, come nel caso dei due decreti sopra menzionati; rincresce vedere i consiglieri di maggioranza, abbandonare l’aula consiliare in occasione di una discussione sui vincoli idrogeologici voluta dal centrodestra locale, in una seduta di Consiglio; rincresce vedere la realizzazione di rilevanti opere private o in concessione, anche in zone sensibili e delicate, mentre in altre zone, risulti praticamente impossibile qualsiasi possibilità di edificazione, anche la più risibile.

Alla luce di quanto espresso e dallo stallo che di fatto penalizza da diversi anni molti residenti di Isola Sacra, sarebbe opportuno rendere noto, innanzitutto, lo stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione dell’idrovora di Coni Zugna e correlativi interventi, che come precedentemente specificato, sebbene non siano definitivi e risolutivi, dato che potranno abbassare solo di poco il grado di rischio, ma visto che si tratta di interventi comunque necessari nell’attesa di ulteriori future opere di messa in sicurezza, allora chiediamo in questa sede, che il Comune si faccia carico di progettare con il Consorzio di Bonifica la realizzazione di questa nuova idrovora, di cui fa riferimento il Ministro Cingolani, per poter poi chiedere i finanziamenti per la sua realizzazione.

La messa in sicurezza dei territori, è infatti una delle priorità che il Governo Draghi si è imposto, tanto da essere prevista nella Missione 2 del Pnrr e per la quale sono di conseguenza stanziati i relativi fondi per la sua realizzazione, ma tali fondi non sono inesauribili e hanno tempistiche ben precise, che di certo non aspettano le tornate elettorali o peggio, strategiche campagne elettorali. Considerando che ad oggi non risulti, almeno ufficialmente, alcun progetto di realizzazione di questa nuova idrovora, né tantomeno la sua eventuale collocazione sul territorio e probabili tempistiche, quale occasione migliore allora, di approfittare di questo particolare momento storico, di straordinaria disponibilità di fondi, per mettere una volta e per tutte e definitivamente in sicurezza, non solo alcune zone, bensì e finalmente tutta Isola Sacra, concedendo altresì equamente a tutti, le stesse possibilità di edificazione”.

“Ovviamente non pensiamo ad una edificazione selvaggia e incontrollata, piuttosto ad un’urbanizzazione armonica, a cui garantire contestualmente i necessari servizi che si convengono e che si dovrebbero accompagnare ad una zona come Isola Sacra, a forte spinta antropica, verso la quale la realizzazione di questa nuova idrovora garantirebbe un periodo di sicurezza di ulteriori 100 anni. Volendo portare come esempio, pur nella diversità dei contesti e delle specifiche, l’Olanda che è nota per la sua posizione sotto il livello del mare, tanto da chiamarsi anche Paesi Bassi, non solo ha saputo combattere il problema delle acque con opere ad hoc, quali canali, dighe e mulini a vento, tali da rendere i suoi paesaggi unici al Mondo, ma è riuscita a trasformare una situazione di contingenza e di criticità, in attrazione turistica internazionale e, quindi, in risorsa – conclude il Comitato -. Nel nostro Paese, invece, tra lungaggini burocratiche, conflitti e pareri contrastanti tra enti, i ritardi sono cronici e il lassismo risultata ancora peggiore. Occorre pertanto un cambio di passo, ma servono volontà, fermezza, lungimiranza, tutte virtù che si spera possano avere i nostri amministratori locali”.

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