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La Russia pubblica la sua “lista nera”: da Biden a Zuckerberg, ecco chi non potrà più entrare

22 maggio 2022 | 11:37
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Fra gli americani indesiderati nel Paese anche l’attore Morgan Freeman. Semaforo verde, invece, per Donald Trump

Mosca – Dentro Joe Biden, il figlio Hunter, la vicepresidente Kamala Harris, il capo della Cia William Burns e Mark Zuckerberg di Facebook, fuori Donald Trump.

In Russia il ministero degli Esteri ha pubblicato ieri l’elenco contenente i nomi di 963 personalità americane a cui è vietato l’ingresso nel territorio della Federazione russa in risposta alle “azioni ostili” di Washington: ci sono politici, giornalisti, un attore – Morgan Freeman – e anche dei morti, come l’ex candidato repubblicano alle presidenziali John McCain, scomparso nel 2018.

Di tutte le personalità che facevano parte della precedente amministrazione repubblicana l’unico a essere sanzionato dal ministero degli Esteri russo è l’ex segretario di Stato Mike Pompeo.

Nella lista nera finiscono anche la speaker della Camera Nancy Pelosi, il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer e della minoranza repubblicana alla Camera Kevin McCarthy, ma non il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell. E poi il segretario di Stato Antony Blinken, il capo del Pentagono Lloyd Austin, l’ex segretario di Stato Hillary Clinton, e Jen Psaki, fino a qualche giorno fa portavoce della Casa Bianca.

Tra i giornalisti nessuno della Fox, l’emittente vicina alla destra americana, mentre ci sono anchorman dell’Abc e della Cnn. E il presidente di Microsoft.

La Russia imporrà inoltre sanzioni nei confronti di Sophie Trudeau, moglie del premier canadese Justin Trudeau. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri russo. “In risposta alle sanzioni antirusse canadesi contro i militari e dirigenti di alto rango – fa sapere il ministero, citato da Gazeta Izvestiia – la Russia vieta in maniera permanente l’entrata nel paese a categorie analoghe dei canadesi”. In totale, nella lista sono incluse 26 persone.

Tra esse, oltre alla moglie del premier canadese, anche il giornalista investigativo del NY Times Graham Bowley e l’imprenditore canadese Felix Marzel. “A breve seguiranno le nuove contromisure in reazione alle azioni ostili del governo del Canada di Justin Trudeau – dice il ministero – che usa la russofobia come un’arma. Ci sarà un annuncio pubblico in merito all’estensione della lista di queste persone”.

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