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Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita

23 maggio 2022 | 16:07
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Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita
Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita
Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita
Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita
Un sogno per Chiara: sul tatami delle Fiamme Gialle per crescere nel judo e nella vita

L’atleta cintura blu con Sindrome di Down pratica l’equitazione e la danza

Ostia – Un sogno realizzato per Chiara Colletta. Sul tatami del judo delle Fiamme Gialle, l’atleta romana affetta da Sindrome di Down si è allenata con i suoi beniamini. Elios Manzi, Emanuele Bruno, Miriam Boi e Alice Bellandi, tra gli altri.

Insieme a Chiara, gli atleti della Guardia di Finanza hanno condiviso uno splendido pomeriggio al Centro Sportivo di Castel Porziano. Lo ha fatto la stessa Chiara, sorriso dolce e carattere tenace. Appassionata di danza e ottima danzatrice, amante dell’equitazione e perfetta fantina, innamorata dello scautismo e adesso anche responsabile delle Coccinelle. Lo sport porta fuori dal buio della solitudine e tira fuori i propri talenti e volontà, lo sport porta fuori i tunnel e apre le porte verso l’amicizia e la solidarietà. Chiara è una ragazza come tutte, come tutti i suoi coetanei sulla soglia dei 20 anni che crescono e che sognano la vita migliore possibile. Si impegna la Colletta, appoggiata costantemente dalla famiglia, da mamma Franca e dall’amico delle realtà della disabilità Stefano Censoni.

E allora il regalo migliore per una innamorata del judo, con cintura blu (in prossimità di conquistare la nera) in vita e nella vita e campionessa nazionale, ha potuto trascorrere una giornata fantastica, grazie all’iniziativa del coach gialloverde Paolo Monaco e allenata da Carlo Scognamiglio, sul tatami leggendario delle Fiamme Gialle delle arti marziali. Gioie, paure e passioni per Chiara. Uguale alle ragazze normodotate della sua età, vogliosa di crescere e fare tante cose. Lo sport porta all’integrazione e aiuta la società a fare la stessa cosa.

Una medaglia non è la fine del cammino, ma l’inizio di un percorso di crescita e se arriva qualche sconfitta, anche per Chiara, come lei stessa ha imparato, non importa. Le sconfitte servono per vincere la volta dopo e in modo eclatante. Felicissima Chiara alle Fiamme Gialle. Ha imparato dai grandi dello sport, lei già una grande nella vita.

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