Roma, tentano di rubare un’autocisterna: gasolio recuperato grazie al gps

25 maggio 2022 | 11:04
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Roma, tentano di rubare un’autocisterna: gasolio recuperato grazie al gps

In 3 sono stati arrestati dalla Polizia per il tentato furto

Roma – La Polizia di Stato, nelle ultime ore, ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di 12 persone, tutte gravemente indiziate –con le specifiche sotto riportate – di reati di natura predatoria.

Un furgone cisterna con circa mille litri di gasolio: questo hanno tentato di rubare 3 uomini nella zona di Ponte di Nona alle 5 del mattino. Gli odierni indagati non hanno però considerato che il mezzo poteva, come poi era nella realtà, essere dotato di un GPS antifurto. Appena il furgone è partito il sistema ha inviato un segnale di allarme che è poi giunto alla sala operativa della Questura di Roma. Immediatamente è scattato il piano di controllo delle Volanti e poco lontano dal luogo del furto il mezzo è stato intercettato. Il conducente ha tentato sottrarsi all’Alt degli agenti di polizia ed ha proseguito la marcia fino a via Gessopalena; qui i 3 occupanti hanno abbandonato il mezzo tentando una fuga a piedi. Il primo dei 3, un 30enne, è stato bloccato subito, mentre gli altri 2, un 52enne ed un 33enne, sono stati fermati poco dopo. Quest’ultimo si è opposto all’arresto ed al termine dell’intervento 3 operatori della Sezione Volanti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. Oltre a ferire i poliziotti l’uomo ha anche danneggiato l’auto di servizio della Polizia di Stato con cui è stato trasportato negli uffici di polizia. Questa mattina, al termine dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Roma ha disposto per il 33enne la custodia cautelare in carcere, per il 52enne l’obbligo di dimora nel suo comune di origine e per il 30 l’obbligo di presentazione alla PG.

Hanno rubato le chiavi di un’utilitaria – lasciate per qualche attimo incustodite dalla proprietaria – e poi hanno cercato di portar via l’auto stessa. È proprio mentre cercavano di far partire la macchina che sono stati sorpresi da una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine Lazio in servizio sul litorale di Ostia. Durante le fasi dell’arresto, seppur in modi diversi, i 2 indagati, un 53enne ed un 42enne residenti nel X Municipio, hanno minacciato i poliziotti; uno dei due in particolare, pensando di intimorire gli agenti ha riferito loro di essere il cognato di un noto appartenente a clan della zona. Dopo l’udienza di convalida per entrambi è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.

È stato invece un poliziotto libero dal servizio, mentre correva in un parco alla Collatina, a bloccare un 25enne originario del Ghana che aveva appena scippato con violenza una ragazza. Le grida della donna hanno richiamato l’attenzione del poliziotto in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine Lazio che ha rincorso e bloccato l’uomo; l’arresto è stato poi operato insieme ai colleghi della Sezione Volanti intervenuti in suo aiuto. L’arresto è stato convalidato ed è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Roma.

Un 24enne, nella zona di villa Gordiani, è stato fermato dagli agenti del commissariato Torpignattara dopo aver rubato alcune bottiglie di super alcolici dagli scaffali di un supermercato. L’arresto, in sede di direttissima è stato convalidato.

Era destinatario di un provvedimento cautelare il 26enne originario del Bangladesh fermato nei pressi di un supermercato di via dell’Acqua Bullicate. A riconoscerlo 2 poliziotti del commissariato Porta Maggiore liberi dal servizio che lo hanno bloccato accompagnandolo negli uffici di polizia.

Un coppia di 19enni, entrambi originari della Romania, sono stati arrestati in flagranza dagli agenti del commissariato Viminale subito dopo aver borseggiato una donna in via Cavour. Per entrambi il Giudice ha convalidato gli arresti.

Sono stati infine gli agenti della sezione Volanti ad arrestare un’altra coppia di giovani romeni –lui 21 e lei 19 anni – che avevano appena borseggiato una turista in un ristorante del rione Monti. Fondamentale l’apporto del personale di sala che, oltre ad aver tenuto d’occhio la coppia entrata senza motivo nel loro locale, è riuscito a far arrestare gli stessi. Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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