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Atletica, Mandusic: “Punto tutto nel volo di un’asta oltre l’asticella..”

L’atleta delle Fiamme Gialle ha piazzato un eccezionale 5,61 durante We Run Together

Ostia - Un campione dello sport con la testa sulle spalle, ma con il cuore proiettato verso il cielo. Stranezze che porta l’asta, coincidenze che dona la vita, quando mischia in un giovane atleta il talento per lo sport e una chiarezza di strade da seguire, che fanno evidentemente da modello.

Max Mandusic ha 23 anni e ha centrato già una misura importante nel salto con l’asta, amore per lui a prima vista. L’atleta delle Fiamme Gialle, con la divisa della Guardia della Finanza grazie ai successi conquistati, racconta di sé a Il Faro online. Lo fa a margine della conquista di un grande risultato in gara.

Quest’ultimo, un altro di una giovane carriera con tanta voglia di esplodere in volo verso l’asticella in misure sempre più alte, è arrivato durante il Meeting di atletica leggera ‘We Run Together’. Lo scorso 24 maggio l’evento promosso e organizzato da Athletica Vaticana, Fidal Lazio e le Fiamme Gialle (leggi qui), al Centro Sportivo della Guardia di Finanza, ha portato a Max una gemma da mettere in bacheca. Una delle gare svolte durante l’assolato pomeriggio della manifestazione è stata proprio quella dell’asta. Ha portato il giovane Mandusich a 5,61 oltre l’asticella. Una eccezionale misura e la numero nove di tutti i tempi per lui. Ha migliorato per ben due volte il personal best con sei centimetri di progresso in più rispetto alla precedente di 5,55. Nel 2020 il giovane azzurro della Nazionale Italiana ha saltato all’aperto 5,45. Sempre più su Mandusich, quasi 24 anni da compiere a giugno con tanti sogni in testa, da realizzare col cuore. Intanto grazie al 5,61 entra di diritto nella Top Ten italiana e si piazza al nono posto.

Il 4 volte campione italiano assoluto della specialità, si era già fatto notare nelle categorie giovanili ha raggiunto la finale agli Europei under 20 nel 2017. E sotto la guida del tecnico Emanuel Margesin, sogna altezze sempre più esorbitanti. La dinamicità dei movimenti gli appartiene siccome arriva dalla breakdance e da quest’ultima poi portato in pedana, dalla freccia di Cupido per l’asta, per colpire bersagli da professionista. Adora l’asta Mandusic e lo dice a margine della manifestazione a Il Faro online. Prova anche uno stuzzicante 5,70 durante la gara senza successo, ma lo sogna Max mentre suona la chitarra elettronica in Caserma (con le cuffie per non disturbare) nei momenti liberi, costruendo la melodia personale in pedana. Volare sin lassù e poi lasciarsi cadere nel vuoto, (sempre oltre l’asticella immobile che firma un'altra misura conquistata ed omologata), sono le sensazioni che lo spingono a tornarci ogni giorno all’ombra del luogo dei sogni. Lo dice a Il Faro online e lo conferma: “E’ stimolante questa disciplina e mi concentro al massimo anche in allenamento.. tanto che sembro non divertirmi.. ma ai miei compagni lo dico sempre.. sono fatto così”.

Sorride Max e parla anche del mito degli astisti degli anni 2020, ossia Mondo. Duplantis si è allenato al Centro Sportivo della Guardia di Finanza e Mandusich le misure dell’asta dell’epoca del 3.0 (definizione espressa dal coach azzurro Andrea Giannini a Il Faro online nel 2020) le ha viste coi suoi occhi: “Non lo immaginavo, Mondo è straordinario..”. Lo dice con ammirazione Max e sogna di percorrere le orme dei grandi. Essere un punto di riferimento nell’asta nel mondo dei senior e raggiungere misure oltre il 5,80 sono i suoi obiettivi. Intanto il 5,61 lo piazza nella Top Ten e lo proietta sempre più verso il cielo dei sogni.

Non finisce nello sport la sua vita, però. C’è la musica nel suo quotidiano e anche lo studio (nel futuro) per il giovane atleta single delle Fiamme Gialle. Ricorda e ringrazia la sua ex fidanzata Martina che lo aiutato e proprio in Caserma, a vivere un nuovo mondo e ad inserirsi e punta lo sguardo e il cuore anche all’Università. A Ostia da poco ha aperto il nuovo Corso di Scienze della Sicurezza di Roma Tre e Max, da buon militare appassionato di cronaca politica e giudiziaria, vorrebbe iscriversi per seguire il suo istinto e il suo modo di essere.

Tanti mondi nel cuore di Max, tanti sogni da inseguire. Intanto il 5,61 parla chiaro: il giovane 23enne punta dritto al massimo. Al massimo cielo e oltre l’asticella sempre: “Se la superi è ancora più bello”. Sorride e lo conferma Mandusich. In pedana nessuno può fermarlo.

 

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Caro Max hai conseguito una grande misura nell’asta. Come è andata la gara?

“Sì. All’interno della We Run Together è stata inserita questa gara, come fu anche lo scorso anno. Il 5,61, fatto dopo un anno e mezzo con record personale è certamente piacevole. Farlo in casa dove vivo e mi alleno da 4 anni è emozionante. E’ una misura che fa proiettare verso l’atletica internazionale.. ho voluto provare anche 5,70 ma non ci sono riuscito.. tuttavia mi sono confrontato con questa misura. Voglio continuare a salire”.

..E per arrivare a 5,70 cosa si deve fare in più?

“Nulla di troppo diverso. Il tentativo che abbiamo fatto non era distante da 5,70. Serve un’asta un po’ più dura che abbia una risposta più reattiva. Il gioco dovrebbe essere ‘semplice’, tra virgolette”.

Come mai pratichi il salto con l’asta?

“Vengo dalla breakdance. Mi piacciono gli sport in movimento. Una volta smesso con la break, mio zio allenatore di atletica mi ha chiamato per provare ed è stato amore a prima vista. L’asta è bellissima”.

Che sensazione ti dona arrivare fin lassù?

“E’ bello arrivare lassù, se superi l’asticella è ancora più bello.. una sensazione di volare straordinaria, quest’asta che pieghi e che poi ti porta su.. è eccezionale.. la caduta nel vuoto.. non ti annoi. E’ stimolante”.

Viviamo nel tempo degli Dei dell’asta. Duplantis detiene il record del mondo. Hai un mito?

“Mondo Duplantis. Abbiamo avuto occasione di ospitarlo qui alle Fiamme Gialle, ci conosciamo, abbiamo partecipato insieme agli Europei di Grosseto. Vederlo gareggiare è inimmaginabile. Vedere il record del mondo a ogni gara è disarmante ed emozionante. Veder spostare l’asticella vicino ai 6,20 mi fa ritenere fortunato di essere nato in questa epoca. Non avrei immaginato di vederlo davvero. E’ di ispirazione per tutti. Ci sono Tarazov, Malkov e poi Giuseppe Gibilisco.. sono dei grandi”.

Puoi raccontare dei tuoi successi sportivi e dei tuoi piani per il futuro nell’atletica?

“Ho vinto 4 titoli italiani assoluti. Spero di esordire ai prossimi Giochi del Mediterraneo. Spero di essere agli Europei assoluti di agosto. Strada facendo, vedremo come andranno le gare. Faccio parte della Nazionale giovanile, ho fatto il Mondiale allievi e a finale agli Europei Under 23.. la mia gavetta l’ho fatta, spero di affermarmi anche nel mondo dei senior”.

Sei giovanissimo. Cosa fai fuori dalla pedana? Quali sono i tuoi hobby?

“Sono appassionato di musica, suono la batteria e la chitarra che ho imparato da autodidatta. Suono quella acustica, le mie giornate le passo così. Quando suono quella elettronica metto le cuffie.. se no si arrabbiano (ride). Seguo la cronaca politica e giudiziaria. Ho interessi di questo tipo. Non vado all’Università, ma vorrei frequentare Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna che è stata aperta da poco qui a Ostia, sarebbe inerente ai miei interessi, essendo un militare della Guardia di Finanza. Vediamo”.

Come sei tu in pedana Max? Quali sono le tue caratteristiche?

“Ci sono stati dei momenti di scoramento e di difficoltà, il sorriso non c’era ed era difficile mantenerlo. Sono concentrato e preciso, tendo a scherzare poco quando mi alleno. La vivo tanto visceralmente. Lo sento molto, fa parte di me. Non ho mai avuto piani B, punto su tutto lo sport”.

Quali sono i tuoi sogni sportivi e personali nella vita?

“Ho avuto una bellissima relazione di 4 anni con Martina, che saluto. Una mia collega, mi ha aiutato molto negli anni di Caserma. Vorrei arrivare a misure internazionali e diventare un atleta internazionale, entrare tra i grandi. Sogno con la Guardia di Finanza di occuparmi di criminalità organizzata, reparto molto importante”.

 

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(foto@Grana/Fidal)

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