Il Fatto

Fiumicino città dell’ospitalità: il punto sull’accoglienza dei profughi ucraini

29 maggio 2022 | 11:04
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Fiumicino città dell’ospitalità: il punto sull’accoglienza dei profughi ucraini

Oltre 200 le persone in fuga dalla guerra ricollocate in diverse strutture del Lazio, diversi i bambini integrati nelle scuole del territorio

Fiumicino – “Il lavoro di accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina, non si ferma”. A fare il punto sulla situazione dei profughi ucraini sul territorio di Fiumicino l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fiumicino, Alessandra Colonna.

“Qualche giorno fa, le 265 persone ospiti dell’Hilton in Aeroporto per conto della Protezione Civile Regionale, sono state ricollocate dalla prefettura in altre strutture – spiega Colonna -. Da subito il Comune si è reso disponibile offrendo il proprio supporto per una prima mappatura dei nuclei accolti. Le nostre assistenti sociali, a supporto della Prefettura, hanno svolto i colloqui individuali per comunicare la ricollocazione e preoccupandosi di raccogliere quante più informazioni possibili sulle esigenze dei nuclei. Un passaggio fondamentale per trovare la collocazione migliore per ciascuno”.

“Come amministrazione – prosegue Colonna – abbiamo accolto 10 persone presso il nostro Progetto SAI, al centro Il Fontanile, individuando le persone con situazioni di particolare fragilità che se trasferite al di fuori del territorio avrebbero visto un aggravarsi della loro condizione”.

“Tra queste, una coppia giovane con una situazione clinica particolare che è in cura al Gemelli, due giovani donne senza rete familiare o amicale con una grave fragilità psicologica, una coppia di anziani in cui uno dei due deve sottoporsi a dialisi. Per questa coppia, il Comune ha corrisposto alla copertura delle spese per la permanenza all’Hilton per un’altra settimana, in attesa della disponibilità di posti nel centro SAI ed è stato attivato un servizio di trasporto per 3 giorni la settimana presso l’ospedale Grassi per la continuazione delle dialisi”.

“Alle persone ospiti del Fontanile – sottolinea Colonna – oltre al vitto e all’alloggio, sono garantite l’assistenza legale, sanitaria e psicologica, la tessera metrebus, un corso di italiano, oltre ad attività e laboratori mirati all’inserimento sociale e alla riqualificazione professionale”.

“Ricordo, inoltre, che grazie all’assessorato alla Scuola e alle dirigenti scolastiche – conclude Colonna – è stato possibile inserire nelle scuole del territori circa 20 bambine e bambini. Ringrazio il dirigente, dott. Fabio Sbrega, Cristiana Baldoni e tutto il personale dell’assessorato che sta lavorando a questo importante progetto di solidarietà e accoglienza”.

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