Scempio nel cimitero di Roma: la tomba di Alfredino Rampi profanata con le svastiche

30 maggio 2022 | 17:24
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Scempio nel cimitero di Roma: la tomba di Alfredino Rampi profanata con le svastiche

Profanata la tomba del bimbo di sei anni che morì cadendo in un pozzo a Vermicino il 13 giugno 1981

Roma – È stata profanata la tomba di Alfredino Rampi, il bimbo di sei anni che morì cadendo in un pozzo a Vermicino il 13 giugno 1981. A dare la notizia il Tg regionale della Rai. La lapide della sepoltura del bimbo al cimitero Verano di Roma, secondo quanto immortalato dalle immagini diffuse dal Tg Lazio, è stata imbrattata con una serie di svastiche.

“Voglio esprime la più ferma condanna alla vile profanazione della lapide di Alfredino Rampi. Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine”, il commento dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“La profanazione della tomba di Alfredino Rampi è un gravissimo, ingiustificato e incomprensibile atto. Gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto e si perseguano i responsabili senza alcun indugio. È inquietante che il cimitero monumentale del Verano possa essere oggetto di atti vandalici ma ancora di più contro la sepoltura di un bambino innocente simbolo di una tragedia nazionale che colpì le coscienze e i cuori di tutti gli italiani”, le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Gli atti vandalici sulla tomba di Alfredino Rampi al Verano sono ignobili e profani ed un fatto del genere non può che essere condannato ed esigere chiarezza su quanto accaduto”, lo dichiara Antonella Melito, consigliera capitolina del Partito Democratico. “Proprio qualche giorno fa è stato inaugurato il murales in ricordo di Alfredino nel quartiere della Garbatella, un’opera di Street art dell’artista Stella Liberato per lasciare indelebile nei cuori dei cittadini romani la memoria di Alfredino. La violenza dell’episodio odierno sulla sua tomba lascia solo sdegno, l’auspicio è che chi ha compiuto questo gesto deplorevole venga al più presto individuato”, conclude.

“La profanazione della tomba di Alfredino Rampi, imbrattata con svastiche e ingiurie è un gesto scellerato e incomprensibile. Mi auguro che le indagini in corso dei carabinieri consentano di fare subito chiarezza sull’accaduto, individuando i responsabili di questo vergognoso episodio di violenza. A pochi giorni dall’inaugurazione del murale a Garbatella per non dimenticare Alfredino, questa offesa alla sua memoria è ancora più da condannare”, denuncia la copogruppo del PD in Campidoglio Valeria Baglio.

Chi offende la memoria dei defunti commette il più infame dei reati, contro la persona e i suoi familiari. Ma essersi accaniti sulla lapide di quel bambino deceduto in circostanze così tragiche è un atto così feroce e folle che tocca i vertici assoluti della malvagità. Dopo questo oscuro episodio, forse è il caso che l’Amministrazione Capitolina riveda le misure di sicurezza e controllo nel cimitero monumentale Verano“, le parole di Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi.

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