Biden invia nuovi missili a Kiev, Mosca avvia l’esercitazione delle forze nucleari
Un migliaio di militari partecipano alle manovre con i veicoli, compresi i lanciatori di missili intercontinentali. Il Cremlino: “Invio di armi dagli Usa a Kiev? Pericoloso”
Mosca – E’ in corso un’esercitazione delle forze nucleari russe nella provincia di Ivanovo, a nord est di Mosca. Lo riporta l’agenzia Interfax citando il ministero della Difesa russa. Circa un migliaio di militari partecipano alle manovre con un centinaio di veicoli, compresi i lanciatori dei missili balistici intercontinentali Yars. La notizia è arrivata poco dopo che Joe Biden ha annunciato il nuovo pacchetto di assistenza militare a Kiev che comprende anche missili a medio raggio.
Mosca considera “estremamente negativo” e “pericoloso” il nuovo pacchetto di assistenza militare statunitense all’Ucraina, ha detto a Ria Novosti il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov. “I tentativi di presentare la decisione come contenente un elemento di ‘autocontrollo’ – ha aggiunto il diplomatico russo -, il fatto che gli Stati Uniti, a capo di un gruppo di Stati, sono impegnati in un pompaggio mirato di armi al regime di Kiev è una cosa ovvia”.
Ryabkov ha poi sottolineato come qualsiasi fornitura di armi a Kiev aumenti il rischio di un confronto diretto degli Stati Uniti con la Russia, accusando Washington di non avere “un approccio responsabile e sensato” e di seguire invece “incautamente la linea di fare la guerra per l’ultimo ucraino: questo è senza precedenti, è pericoloso”.
Gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina il sistema missilistico noto come Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems) in grado di lanciare missili con una gittata di circa 80 chilometri, a confermarlo fonti della Difesa americana dopo l’annuncio di Biden, riporta la Cnn.
Si tratta quindi di missili con una gittata inferiore a quella massima del sistema, che è di circa 300 chilometri. Ma la loro gittata è comunque molto superiore a quella delle armi finora inviate da Washington. I M777 Howitzers, inviati il mese scorso, hanno costituito un significativo aumento di potenza e gittata rispetto ai sistemi precedentemente inviati, ma non superano i 25 chilometri.
Nel nuovo pacchetto, l’undicesimo, di assistenza militare all’Ucraina, che sarà annunciato ufficialmente oggi, vi saranno anche radar per la ricognizione aerea, altri razzi anticarro Javelin, munizioni di artiglieria, elicotteri, veicoli tattici e pezzi di ricambio per sostenere le operazioni di manutenzione dell’equipaggiamento militare.
Nei giorni scorsi i media americani hanno riportato che è andato avanti per settimane il dibattito in seno all’amministrazione americano per decidere se inviare o no a Kiev i sistemi avanzati con missili a lungo raggio, in grado tecnicamente di colpire il territorio russo, nel timore che questo possa essere considerato da Mosca una provocazione.
Come ha ribadito Biden nel suo editoriale sul New York Times, le fonti del Pentagono affermano che gli Usa “non incoraggiano né aiutano l’Ucraina a colpire oltre i suoi confini” dal momento che “non si vuole prolungare la guerra”. Inoltre spiegano da aver ricevuto assicurazioni da Kiev che i missili non saranno usati per lanciare attacchi contro la Russia. E che i nuovi sistemi missilistici aiuteranno a mettere l’Ucraina “nella posizione più forte possibile al tavolo negoziale” con la Russia. (fonte Adnkronos)
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.