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Mosca accusa l’Italia: “E’ russofoba”. La Farnesina convoca l’ambasciatore russo

6 giugno 2022 | 16:11
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Mosca accusa l’Italia: “E’ russofoba”. La Farnesina convoca l’ambasciatore russo

L’ira del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “E’ inaccettabile che la Russia dia lezioni di libertà all’Italia. E’ in Russia che quando si protesta contro la guerra si viene arrestati”

Roma – Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del Ministro Luigi Di Maio di concerto con Palazzo Chigi, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. L’Ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo. Il Segretario Generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa.

L’Ambasciatore Sequi ha rinnovato la condanna per l’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa. Egli ha ribadito l’auspicio del Governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale. Ha infine sottolineato l’importanza di definire rapidamente un’intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini al fine di evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

“E’ inaccettabile che la Russia dia lezioni di libertà all’Italia. E’ in Russia che quando si protesta contro la guerra si viene arrestati”, aveva ribadito stamani il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Napoli per un dibattito sul Pnrr. “Qui siamo in un Paese libero – ha aggiunto Di Maio – dove i media stanno raccontando la guerra, e stanno raccontando che la Russia è l’aggressore, ed è giusto che sia così. Ricordiamo che fino al 24 febbraio l’Italia, i Paesi europei e tutti i nostri partner abbiamo cercato con tutte le nostre forze di trovare una soluzione diplomatica, ma la notte del 24 febbraio Putin ha deciso di aggredire l’Ucraina e questo è un fatto storico incontrovertibile”.

“Continueremo a lavorare per la pace e per un’escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due. L’Ucraina ha fatto importanti aperture negli ultimi mesi ma la Russia continua a intensificare i bombardamenti sul Donbass”, ha continuato Di Maio.

“Noi lavoriamo con un’iniziativa che ovviamente coinvolge tutti i Paesi del Mediterraneo, i nostri partner, le agenzie delle Nazioni Unite, e questa settimana – ha aggiunto – terremo un importante evento di dialogo con tutti i Paesi del Mediterraneo per trovare una soluzione che per esempio eviti una crisi alimentare che provocherà maggiori flussi migratori verso l’italia”.

“Siamo tutti d’accordo che dobbiamo arrivare alla pace e siamo d’accordo che serve un’escalation che sia diplomatica e non militare, e fino ad ora tutti gli aiuti che abbiamo dato all’Ucraina, anche di tipo militare, si sono basati su una risoluzione del Parlamento ma soprattutto sul principio di legittima difesa”, ha poi sottolineato.

“Ricordo che in questo momento la Russia sta continuando ad avanzare in un Paese che non è la Russia, e lo sta facendo con i carri armati, con armi, e gli ucraini si stanno solo difendendo”, ha aggiunto Di Maio. (fonte Adnkronos)

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