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Elezioni, caos a Palermo: i presidenti di seggio danno forfeit, 50 sezioni aprono in ritardo

12 giugno 2022 | 11:21
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Elezioni, caos a Palermo: i presidenti di seggio danno forfeit, 50 sezioni aprono in ritardo

Il Comune invia gli atti in Procura. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto”

Palermo – Caos elezioni a Palermi, dove, oltre al referendum, si vota per le amministrative. Mancano decine di presidenti di seggio: molti hanno rinunciato e e almeno cinquanta seggi sono ancora chiusi, nonostante si voti dalle 7 di questa mattina. In diverse sezioni per molti cittadini non è stato ancora possibile votare. La Prefettura sta lavorando per trovare una soluzione. E solo verso la tarda mattinata le sezioni sono state aperte.

“Questa mattina avrei voluto esercitare il mio diritto al voto – racconta un’elettrice – ma non è stato possibile perché arrivata al seggio, presso la scuola di via Bologni nel quartier Boccadifalco ci hanno detto che la sezione 375 era chiusa perché mancava il presidente. Sono nel pallone perché non sanno come risolvere questa situazione. E’ passata più di un’ora e ancora il seggio è chiuso. A questo punto, io vado a lavorare. Mi è stato negato il diritto al voto e ritengo che sia gravissimo”.

La stessa situazione si è verificata presso il seggio di via Valverde, anche qui i cittadini non hanno potuto esercitare il diritto al voto perché mancano sia il presidente che il segretario di sezione. Decine le telefonate arrivate in Questura e Prefettura.

E il Comune invia gli atti alla Procura, come si legge in una nota diffusa dalla stessa Amministrazione: “In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’Amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”.

E davanti al caos dei seggi rimasti chiusi, il Comune di Palermo ha intanto rivolto un appello ai cittadini interessati a ricoprire i ruoli. Sul sito del comune di Palermo sono presenti tutte le indicazioni per la candidatura. Basta mandare una mail a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.Palermo.it. Bisognerà indicare nome, cognome e recapito telefonico. I requisiti per potersi candidare sono: diploma di scuola superiore, godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali o parenti candidati.

“A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti”. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto”, sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.

“E inaccettabile che migliaia di palermitani questa mattina non possano esprimere il proprio voto per le amministrative e per il referendum a causa dell’ inefficienza della macchina amministrativa del Comune. Dopo il caos nei seggi elettorali, denunciato peraltro da giorni, ci attendiamo un provvedimento urgente del Ministro dell’Interno che proroghi le operazioni di voto almeno fino domani alle ore 15. C’è da chiedersi se a causare questo disastro sia stata solo l’ incompetenza o una manovra studiata ad arte da qualcuno per generare confusione e boicottare il voto”, le parole di Francesco Scoma, deputato della Lega-Prima l’Italia e componente dell’ Ufficio di presidenza della Camera.

“A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla. (fonte Adnkronos)