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Referendum sulla Giustizia: tutti i dati definitivi, quesito per quesito

13 giugno 2022 | 20:21
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Referendum sulla Giustizia: tutti i dati definitivi, quesito per quesito

Affluenza generale al 20,9%, quindi niente quorum. Ecco i dati definitivi

Roma – I referendum sulla Giustizia sono senza quorum, con un’affluenza di poco superiore al 20,9%. Per quanto riguarda l’esito, secondo i dati definitivi del Viminale, per il primo dei quesiti referendari, quello sulla Legge Severino, il sì è al 53,97% e il no al 46,03.

Per quanto riguarda il secondo quesito, quello relativo alle limitazioni alla custodia cautelare, i sì hanno raggiunto il 56,12%. Il no è al 43,88%. Netta affermazione del sì, che raggiunge il 74,01%, al terzo dei quesiti referendari in materia di giustizia, quello relativo alla separazione delle funzioni dei magistrati. Sono i dati definitivi del Viminale, al termine dello scrutinio dei voti. Il no è al 25,99%.

Nel referendum relativo al voto ad avvocati e professori universitari nei Consigli giudiziari sulla valutazione dei magistrati il sì ha raggiunto il 71,94%, il no è al 28,06%. Sì al 72,52% al referendum relativo all’abolizione delle firme per la candidatura dei togati al Consiglio superiore della magistratura. E’ il dato definitivo reso noto dal Viminale al termine dello spoglio dei voti. Il no è al 27,48%.

I dati sull’affluenza

Affluenza poco superiore al 20,9% ai 5 referendum in materia di giustizia. E’ il dato definitivo fornito dal Viminale che ha completato il calcolo della partecipazione al voto nei 7.903 comuni italiani. Per nessuno dei quesiti è stato dunque raggiunto il quorum.

Nel dettaglio il primo quesito, quello sulla Legge Severino, ha avuto un’affluenza del 20,95%, la più alta. Per il secondo, sulla limitazione delle misure cautelari, l’affluenza è stata del 20,93%; stessa percentuale, 20,93%, anche per il terzo quesito, sulla separazione delle funzioni dei magistrati. Affluenza al 20,92% per gli altri due quesiti: il quarto sul diritto di voto per i laici nei consigli giudiziari sulle valutazioni dei magistrati e il quinto sull’abolizione della raccolta di firme per la candidatura dei togati al Csm. (fonte Adnkronos)