Roma, smantellata banda di ladri a conduzione familiare: 7 arresti

14 giugno 2022 | 10:15
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Roma, smantellata banda di ladri a conduzione familiare: 7 arresti

A dare impulso alle indagini le immagini di alcune telecamere di sicurezza che, essendo ben nascoste, hanno ripreso l’intera azione criminale

Roma – Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Celio, a seguito di approfondite indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti di 7 persone tutte, gravemente indiziate, in concorso fra loro, di un furto in abitazione.

Nel primo pomeriggio del ferragosto 2020, un gruppetto di 5/6 uomini, erano entrati in una villa all’Aventino forzando una grata in ferro approfittando dell’assenza del proprietario, ma grazie alle provvidenziali urla di una vicina, non erano riusciti nell’intento.

Fin da subito le indagini sono state condotte dai poliziotti del commissariato Celio in stretto coordinamento con il PM della Procura di Roma. Il primo spunto è venuto dalle immagini di alcune telecamere di sicurezza che, essendo ben nascoste, hanno ripreso l’intera azione criminale. Dopodiché gli investigatori si sono concentrati ad isolare una serie di utenze telefoniche che hanno permesso di individuare alcuni sospetti. E proprio perquisendo l’abitazione di quest’ultimi si è arrivati a definire un quadro probatorio che ha visto, con separati ruoli, 7 indagati, di età compresa tra 54 e 19 anni, tutti appartenenti alla stessa famiglia ed alcuni dei quali nativi delle repubbliche della ex Jugoslavia.

La Procura ha così chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza applicativa di misure cautelari che è stata poi eseguita dagli stessi poliziotti del commissariato Celio: 5 di loro sono stati accompagnati in carcere, uno è stato associato agli arresti domiciliari ed il settimo è stato invece assoggettato alla misura dell’obbligo di presentazione alla PG.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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