Il caso

Novembre 1954: dischi volanti su Roma?

18 giugno 2022 | 10:00
Share0
Novembre 1954: dischi volanti su Roma?

Cosa si pensava fossero quegli strani oggetti volanti non identificati tanti anni fa?

Nel 1954 ancora non esistevano i droni, spiegazione che va tanto di moda ai nostri giorni, valida sia di giorno che di notte a prescindere dai movimenti o dalle luci: leggendo le auto-spiegazioni dei testimoni di oggi, praticamente tutti ne fanno riferimento quando raccontano lo strano fenomeno avvistato, sia in termini positivi (“forse era un drone”) sia in termini negativi (“non poteva essere un drone”).
Non era così nel 1954, quando tra ottobre e novembre ci fu una ondata di avvistamenti senza precedenti, prima in Francia e poi in Italia. Oggi vi raccontiamo il famoso avvistamento a Piazza Colonna, partendo da un articolo pubblicato sul quotidiano “La Nuova Sardegna” del 13 novembre:

Roma, 12 novembre, verso le 14. Molti romani hanno creduto di vedere questo pomeriggio dei “dischi volanti” solcare il cielo della centralissima Piazza Colonna. Essi hanno anche notato la caduta di filamenti simili a “paglia di vetro”. Il Comando dell’aeroporto di Ciampino, interpellato dai cronisti dei giornali del pomeriggio, ha dichiarato che non gli risultava la presenza di macchine volanti che non fossero aeroplani nel cielo della Capitale. Ha aggiunto che un’ora prima che i “dischi” venissero avvistati a Piazza Colonna erano stati sganciati dall’Ufficio Meteorologico dell’aeroporto alcuni palloni radiosonda di un metro di diametro e di colore bianco, ai quali sono appesi piccoli apparecchi radiotrasmittenti che servono per il rilievo e la trasmissione alla base di lancio di dati riguardanti la pressione atmosferica. Dopo un certo punto i palloni scoppiano, e le piccole radio trasmittenti tornano a terra tramite un piccolo paracadute. Se non ci fosse l’elemento della caduta dei filamenti simili a “paglia di vetro”, l’esistenza dei palloni radiosonda potrebbe spiegare la visione dei “dischi volanti”

Articoli simili furono pubblicati su vari altri quotidiani, ad esempio “il Resto del Carlino”, “Il Tirreno”, “Il Momento”, con poche variazioni riguardo l’orario ed i particolari. Per il “Secolo d’Italia” alle 14:15 da via del Corso decine di persone avevano osservato un misterioso oggetto luminoso che andava a fortissima velocità interrotta, d’un tratto, da una sola sosta. Anche in questo caso erano caduti dall’alto numerosi filamenti vetrosi raccolti da decine di persone. In effetti sembra poco probabile che si trattasse delle sonde portate da palloni meteo, e non risultano ipotesi che possano spiegare tutti quei dettagli. Forse proprio in questo sta il fascino di quegli antichi avvistamenti, nel non poter dare spiegazioni logiche, e questo aumenta la curiosità e la voglia di approfondire lo studio del fenomeno.
Si nota anche un’altra differenza con gli avvistamenti di quell’epoca: erano trattati dalla stampa un po’ più seriamente di quanto non lo si faccia oggi. Ad esempio non si tiravano in ballo gli alieni, al massimo si parlava scherzosamente di ‘marziani’, ma senza convinzione.

Innanzitutto si cercava una spiegazione logica, seppure in contrasto. Si tiravano in ballo le radiosonde meteo, gli aerei a reazione (una novità nei cieli italiani), dischi volanti senza origine certa… ma quel che più incuriosiva era la caduta di quei filamenti vetrosi, ai quali negli anni si è cercato di dare spiegazioni senza troppa convinzione. Le ipotesi finora avanzate sulla loro origine spaziano dai residui dei propellenti bruciati dai nuovi motori a reazione, all’espulsione di striscioline per confondere i radar (quella che oggi chiameremmo ‘chaff’), fino alle ragnatele prodotte da ragnetti migratori che a novembre viaggiano per i cieli lasciandosi trasportare dal vento e dalle correnti ascensionali calde che li sollevano e trascinano come fossero vele (ballooning). Ma cos’era realmente quella ‘bambagia silicea’ o ‘capelli d’angelo’ o ‘manna’? Dalle analisi compiute dopo un altro celebre avvistamento, avvenuto in Toscana il 27 ottobre 1954 durante la partita amichevole di calcio Fiorentina-Pistoiese, sembrava un ‘vetro borosilicico’ composto da magnesio, silicio, calcio e boro. Le ipotesi non ci hanno portato a spiegazioni definitive, ma non ci sono più avvistamenti di filamenti che cadono al passaggio di Ufo: stando al meticoloso lavoro di raccolta e catalogazione internazionale che il prof. Sebastiano Pernice continua a seguire da anni, al giorno d’oggi abbiamo solo le ragnatele che ogni tanto si fanno vedere ricoprendo alcune campagne, ma non ci sono abbinamenti con dischi volanti o aerei di nuovo tipo. Chissà cosa è cambiato rispetto a 70 anni fa…

Intanto, possiamo sicuramente dire che quelle luci viste nel lontano 1954 non erano droni, mentre non potrei dire lo stesso riguardo a molti altri avvistamenti degli ultimi mesi.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
_____________________________________________________

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
ilfaroonline.it è anche su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con le notizie dall’Italia e dal mondo, clicca su questo link.