Software pirata per il superbonus 110, denunciati 18 progettisti in tutt’Italia

20 giugno 2022 | 09:32
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Software pirata per il superbonus 110, denunciati 18 progettisti in tutt’Italia

L’operazione Underlicensing2022 della Guardia di Finanza di contrasto alla pirateria dei programmi ad uso professionale

Sono 18 le persone denunciate e 110 i software di progettazione ingegneristica, architettonica, calcolo strutturale e certificazione energetica sequestrati dalla Guardia di Finanza nel corso dell’operazione UNDERLICENSING2022 a contrasto della pirateria dei programmi ad uso professionale.

I finanzieri del Nucleo Speciale Beni e Servizi hanno svolto una mirata attività di monitoraggio ed analisi di rischio e, raccolti sufficienti elementi in ordine a possibili situazioni illecite, hanno attivato i reparti territoriali dei comandi provinciali di Milano, Roma, Napoli, Firenze, Ancona, Trento, Brescia, Mantova, Monza, Pavia, Verona, Modena, Lucca, Novara, Latina, Viterbo, Salerno e Brindisi, che sono intervenuti presso le sedi di 25 società e studi di progettazione.

Il 70% delle società e studi controllati è risultato utilizzare software irregolari nelle attività di progettazione e disegno tecnico, sicurezza, calcolo strutturale e certificazione energetica degli edifici, anche con riferimento a ristrutturazioni ed interventi legati al superbonus 110%.

Di conseguenza, i computer con i programmi “pirata”, scaricati o duplicati abusivamente, sono stati sequestrati e, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per 18 professionisti, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del procedimento penale, sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 14 milioni di euro, pari al doppio del valore di mercato dei software illegali.

L’operazione ha beneficiato del contributo delle software-house di settore nel quadro della collaborazione e della sinergia instaurata dal Corpo mediante il S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza), destinato alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale ed alla tutela del corretto funzionamento dei mercati di beni e servizi.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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