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Mondiali sincronizzato, bis da leggenda: Minisini-Ruggiero campioni nel libero

L’azzurro: “Sulle note di Beggin’ dei Maneskin, per portare la romanità nel mondo”.

Due medaglie d’oro nella stessa edizione dei Campionati del Mondo è un’impresa per pochi. Un evento quasi mitologico da tramandare a figli e nipoti. Il nuoto sincronizzato italiano in questi ultimi anni ci ha abituato a grandi imprese, ma questa le supera tutte.

Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, la nuova coppia del mix azzurro, fanno Bingo! Lunedì scorso campioni del mondo nel tecnico riportando il titolo in Italia quasi cinque anni dopo il primo successo di Minisini e Manila Flamini nell’edizione di Budapest 2017, ora campioni del mondo anche nel libero con 90.9667 punti (27.2 per l’esecuzione, 36.6667 d’impressione artistica, 27.1 per la difficoltà) e per la prima volta nella storia azzurra che finora era stata al massimo d’argento in questa specialità con Minisini e Mariangela Perrupato nel 2017 e Minisini e Flamini nel 2019. Per prima volta la doppietta è firmata dalla stessa coppia! Un record chiama l’altro per questi ragazzi romani che iniziano l’esercizio con bacio in pedana e lo concludono con l’abbraccio dopo l’ultima apnea al centro della vasca.

L’ultima giornata dei campionati del mondo di nuoto sincronizzato alla Szechy sull’Isola Margherita prosegue con la finale degli highlight alle 15.00 in cui le nostre dieci ragazze si presentano con il secondo punteggio del preliminare e vogliono fare 13. Per l’Italia, infatti, sono dodici le medaglia mondiali.

Per questa “prima mondiale” hanno scelto un brano dei Maneskin che ha riproposto Beggin’, singolo dei Four Season del 1967, al quale il gruppo musicale romano, composto da Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria), ha dato una vesta nuova. La musica dei Maneskin è stata scelta per mostrare anche il volto giovane e innovativo dell’Italia, di cui i nostri nuotatori sono i migliori rappresentanti. La coreografia è di Anastasia Ermakova, la quattro volte campionessa olimpica che dal 2011 collabora con il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo che è anche allenatrice di Giorgio e Lucrezia.

Alle spalle degli azzurri si piazzano i fratelli giapponesi Tomoka e Yotaro Sato, già d’argento nel tecnico, con 89.7333 punti (26.8 per l’esecuzione, 36.1333 d’impressione artistica e 26.8 per la difficoltà); si confermano terzi dopo il tecnico i cinesi Shi Haoyu e Zhang Yijao, con 88.400 punti (26.7 + 35.2 + 26.5), quinti nel 2019 a Gwangju.

“Finire il primo Mondiale con due medaglie al collo va oltre il sogno – racconta Ruggiero – Sono contenta e adesso ci aspetta il campionato europeo in casa: un evento importantissimo. Sarò molto emozionante, abbiamo ancora del tempo per migliorare le routine ed essere protagonisti davanti al nostro pubblico”.

“Sono tre anni che nuotiamo insieme e abbiamo avuto modo di conoscerci – continua Minisini – Quindi abbiamo deciso di rivoluzionare gli esercizi per esaltare i nostri punti di forza e correggere quelli di debolezza su cui abbiamo lavorato tanto. Il libero è sempre stato un po’ un nostro nervo scoperto; siamo sempre stati più bravi sulla tecnica e quindi scardinare questo tabù ci libera di un altro blocco forse più mentale che oggettivo. Questo è un aspetto di cui sono molto contento e rappresenta un nuovo punto di partenza per continuare a crescere e migliorare. Abbiamo scelto Beggin’ dei Maneskin per portare qualcos’ altro di romano nel mondo, anche in previsione degli europei di casa, e soprattutto una musica che ci divertisse. In genere le prime note della musica per gli atleti sincro rappresentano un incubo, invece siamo stati contenti della scelta sin dai primi allenamenti”. (federnuoto.it)(foto@GiorgioScala-DeepBlueMedia)

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