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Sport diversi, ma storie simili: dalle Olimpiadi ai Mondiali gli ori si chiamano foto

I successi dell'atletica e del nuoto. L'Italia sempre prima

Tokyo e Budapest forse non sono poi così lontane e a volte le vicende dello sport si somigliano e avvicinano esperienze e accadimenti. E’ accaduto oggi al Mondiale di Budapest quando due ori si sono chiamati vicendevolmente. Gregorio Paltrinieri ha vinto il titolo mondiale nei 1500 stile col record europeo (leggi qui), la sua gara olimpica e la specialità della natura natatoria. Poi è arrivato l’oro nella 4×100 mista con Thomas Ceccon (dorso), Nicolò Martinenghi (rana), Federico Burdisso (delfino) e Alessandro Miressi (stile) (leggi qui). Alle Olimpiadi la staffetta non era mista e non era il nuoto lo sport che ha portato l’oro all’Italia allo Stadio Olimpico del Giappone.

E allora prima era stato Marcell Jacobs a conquistare l’oro della storia nella 100 metri della leggenda (leggi qui) e poi nella 4×100 dell’atletica insieme a Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta avevano chiuso proprio con Marcell un’avventura splendida alle Olimpiadi, portando a casa l’oro olimpico (leggi qui).

Nuoto e atletica allora. E sembra la stessa accaduta oggi a Budapest. Manifestazione diversa e disciplina differente, ma pur sempre ori che arrivano e campioni che fanno risuonare l’inno italiano sul primo gradino del podio.

(foto atletica Colombo/Fidal – foto nuoto DeepBlueMedia)

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