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Terrorismo: la Francia nega l’estradizione in Italia di 10 ex Brigate Rosse

29 giugno 2022 | 18:49
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La Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello ha emesso parere negativo richiamandosi alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La ministra Cartabia: “Aspettiamo motivazioni”

Parigi – La Francia nega l’estradizione dei dieci ex Br arrestati nell’ambito dell’operazione Ombre rosse dell’aprile 2021. In particolare, la Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello ha emesso parere sfavorevole alla procedura di estradizione richiamandosi agli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Soddisfatta l’avvocata di 7 dei 10 ex terroristi. “Resto modesta. E’ il trionfo del diritto sulla ragione di Stato. La giustizia oggi ha sbarrato la strada a ragioni diverse. E’ la fine di un incubo da tutti i punti di vista, dal punto di vista umano, giuridico e politico”, afferma all’Adnkronos Irène Terrel commentando la decisione della Corte di Appello di Parigi. “Con questa decisione la Corte ha messo un punto finale a una certa idea di giustizia. Dall’inizio prevaleva la ragione di Stato e questo rappresentava una preoccupazione. Oggi ha vinto il diritto”, spiega ancora Terrel sottolineando “il sollievo” dei suoi assistiti dopo la decisione della Corte di Appello di Parigi.

Immediate le reazioni dall’Italia. “Rispetto le decisioni della magistratura francese, che agisce in piena indipendenza. Aspetto di conoscere le motivazioni di una sentenza che nega indistintamente tutte le estradizioni. Si tratta di una sentenza a lungo attesa dalle vittime e dall’intero Paese, che riguarda una pagina drammatica e tuttora dolorosa della nostra storia”, afferma la ministra della Giustizia Marta Cartabia.

“Resta tutta l’importanza della decisione di un anno fa – ricorda Cartabia – con cui il ministro Eric Dupond-Moretti ha rimosso un pluridecennale blocco politico: un gesto, il suo, che è segno della piena comprensione dei drammi vissuti nel nostro Paese durante gli anni di piombo e soprattutto della fiducia del Governo francese nei confronti dei magistrati e delle istituzioni italiane”.

L’iter giudiziario aveva preso avvio dopo la storica decisione del 22 aprile 2021 del Governo di Parigi di trasmettere ai giudici francesi le domande di consegna dell’Italia. Il ministero della Giustizia sottolinea come “nel lungo tempo trascorso da quei tragici fatti, l’Italia non abbia mai smesso di avanzare e rinnovare le domande di estradizione per i latitanti, le cui responsabilità – sottolinea – sono state accertate con sentenze definitive emesse all’esito di processi celebrati nel pieno rispetto di tutte le garanzie. E nell’ultimo anno, il ministero della Giustizia ha sempre assicurato puntuale e completa collaborazione ai giudici francesi”.

Ma dai vari partiti la reazione è nettamente più dura “Negare l’estradizione da parte della Francia ad un gruppo di terroristi rossi è – per il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani – un atto gravissimo che non ha nulla a che vedere con il garantismo e la libertà di espressione sempre difesi da Parigi. Qui si tratta di partecipazione attiva ad un progetto criminale ed eversivo”, scrive su Twitter. “Altro che ‘solidarietà europea’ – dice il leader della Lega Matteo Salvini – proteggere terroristi che hanno ucciso in Italia è una vergogna, uno schifo!”. (fonte Adnkronos)