Ufo Day

Ufo day: come nasce la giornata dedicata agli oggetti volanti non identificati

2 luglio 2022 | 09:00
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Ufo day: come nasce la giornata dedicata agli oggetti volanti non identificati

Esiste un giorno per festeggiare il fenomeno Ufo, ma c’è il dibattito sul 24 giugno o il 2 luglio. Quale scegliere e perché?

Per i ‘vecchi ufologi’ c’è sempre stato un giorno del tutto particolare per ricordare l’inizio del fenomeno Ufo nella storia. E’ il 24 giugno del 1947 quando Kenneth Arnold, pilota civile e uomo d’affari dell’Ohio decollò a bordo del suo piccolo aereo personale dalla città di Chehalis in direzione di Yakima, nello stato del Washington, allo scopo di partecipare alle ricerche di un aereo C-46 della Marina che si era schiantato nella regione montagnosa delle Cascade Mountains. Verso le 15, mentre sorvolava la regione del monte Rainier, Arnold venne attratto da una serie di improvvisi bagliori, e vide una formazione di nove oggetti brillanti provenire dal vicino monte Barker. Sembravano spostarsi ad alta velocità come dei piattini (saucers) fatti rimbalzare su una superficie d’acqua. Raccontò l’episodio e la sera del giorno seguente la stampa locale iniziò a riportare quello ed altri resoconti dell’accaduto. Iniziò così a circolare il termine flying saucers, ovvero piattini volanti, poi in italiano mutati nell’iconico ‘dischi volanti’. In seguito ci si accorse che gran parte dei temi relativi all’ufologia che noi ben conosciamo, si presentarono negli articoli e nelle testimonianze già in quelle prime settimane. Tra queste c’erano i miti degli extraterrestri, dell’esoterismo e dell’arma segreta.

La seconda vicenda ebbe luogo nella notte del 3 luglio 1947 quando circolarono voci di qualcosa che si era schiantato nella contea di Chaves, ad un centinaio di chilometri a nord-ovest di Roswell, nel New Mexico, in una zona abitata in prevalenza da allevatori e militari. La mattina dopo, l’allevatore William Ware Mac Brazel rinvenne nel suo ranch alcuni rottami che sembravano essere lamine metalliche, asticelle di legno, lattice, e avvertì le autorità locali in quanto circolavano strane voci sui dischi volanti. Fra queste quella dei coniugi Wilmot che asserivano di aver visto la sera prima, 2 luglio, strani oggetti volanti non identificati. Da questo iniziò un susseguirsi di ipotesi, comunicazioni poco chiare, altre nettamente menzognere da parte dei militari della vicina area, atte a coprire lo sviluppo di un progetto segreto. L’8 luglio il comando della base rilasciò un comunicato stampa in cui veniva affermato di essere venuti in possesso di ciò che restava di un disco volante trovato in un campo. La notizia fece ovviamente il giro del mondo, per poi essere ritrattata 24 ore dopo con un secondo comunicato, in cui si affermava che i resti del presunto disco erano quelli di un grande pallone sonda e della sua attrezzatura scientifica. Molti anni dopo si venne poi a sapere che quei rozzi tentativi di insabbiamento servivano a nascondere un vero progetto militare, denominato “Progetto Mogul”, consistente in palloni sonda con microfoni che servivano per captare eventuali onde sonore causate da esplosioni atomiche in Unione Sovietica. Uno di questi palloni, secondo un comunicato da parte dell’Air Force nel 1995, cadde effettivamente in quella zona il 4 giugno del 1947 e venne ritrovato dal Mac Brazel, dando il via alla storia che prosegue ancora oggi. Iniziarono, quindi, illazioni, gole profonde, interviste e molta fantasia, e nacque il complesso e articolato mito del disco volante caduto (ufo-crash), dei cadaveri alieni analizzati nella vicina base, della conseguente retroingegneria sulla tecnologia degli extraterrestri (che avrebbe addirittura portato alla scoperta dei transistor e del velcro). Fantasie che hanno fatto da sfondo alla parte complottista degli ufofili, e che hanno anche portato a vergognosi tentativi truffaldini come quello della diffusione della finta autopsia dell’alieno con i filmati venduti a varie emittenti nazionali negli anni ’90.

Per i media che non approfondiscono bene la questione, è quindi il 2 luglio la “giornata mondiale degli Ufo”, forse per non sovrapporre una tematica così interessante di suo alla data del 24 giugno, già piena di significati religiosi ed esoterici. Ma noi ufologi razionali, che restiamo attenti alla nostra storiografia e ripudiamo invece le storielle che hanno il fine di ingannare e confondere le idee, rimaniamo ben attaccati alla data di quel primo avvistamento sul monte Rainier, e non festeggiamo di certo questo presunto ufo-day del 2 luglio.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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