Accordo Vaticano-Cina per la nomina dei Vescovi, il Papa: “Spero venga rinnovato”

6 luglio 2022 | 20:23
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Accordo Vaticano-Cina per la nomina dei Vescovi, il Papa: “Spero venga rinnovato”

Vaticano e Cina elogiano l’accordo che ha prodotto finora la nomina di sei vescovi, riportando in piena comunione con Roma la Chiesa cinese, ma da Pechino non si sbilanciano sull’eventuale rinnovo: “Con la Santa Sede continueremo a portare avanti i lavori pertinenti in conformità con l’agenda concordata”

Città del Vaticano – Papa Francesco strizza l’occhio a Pechino e auspica che l’accordo con il governo cinese per la nomina dei vescovi cattolici possa essere rinnovato entro l’anno. A dirlo è lo stesso Pontefice durante un’intervista all’agenzia Reuters. Con l’accordo provvisorio (il cui testo siglato nel 2018 è tuttora riservato, ma che prevede un percorso condiviso per arrivare alla nomina dei nuovi vescovi, lascia al Pontefice l’ultima parola) è stata riportata in piena comunione con la Chiesa di Roma la Chiesa cinese, che si trovava ad avere vescovi nominati senza il mandato papale.

Il Santo padre, nel dialogo con la Reuters, ha difeso l’accordo, il cui artefice è il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, per il quale Francesco ha speso parole di elogio. “È il migliore diplomatico nella Santa Sede, un uomo di alto livello diplomatico. E lui sa muoversi, è un uomo di dialogo, e dialoga con le autorità cinesi. Credo che la commissione che lui presiede ha fatto di tutto per portare avanti e cercare una via di uscita e l’hanno trovata”

Per Bergoglio vige la regola della pazienza, o meglio del “martirio della pazienza” di cui parlava il cardinal Casaroli, artefice dell’Ostpolitik vaticana verso i Paesi dell’Europa dell’Est allora nel blocco sovietico. “Molti hanno detto tante cose contro Giovanni XXIII, Contro Paolo VI, contro Casaroli – ha spiegato il Papa – Ma la diplomazia è così. Davanti a una situazione chiusa bisogna cercare la strada possibile, non ideale, la diplomazia è l’arte del possibile e fare che il possibile divenga reale. La Santa Sede ha sempre avuto questi uomini grandi. Ma questo con la Cina lo porta avanti Parolin, che in questo punto è un grande”.

Tornando poi alla situazione con la Cina, il Papa ha detto che la nomina dei vescovi nel Paese, dal 2018, procede lentamente, ma che ci sono dei risultati. “Si va lentamente, ma dei vescovi sono stati nominati. Si va lento, come dico io, ‘alla cinese’, perché i cinesi hanno quel senso del tempo che nessuno li affretta”. “Anche loro hanno dei problemi”, ha aggiunto Francesco, facendo riferimento ai diversi atteggiamenti delle autorità locali in Cina, “perché non è la stessa situazione in ogni regione del Paese. Perché anche il modo di tenere i rapporti con la Chiesa cattolica dipende dai governanti, ce ne sono diversi. Ma l’accordo va bene e mi auguro che a ottobre si possa rinnovare”.

Da Pechino non è tardato ad arrivare un commento alle parole del Pontefice. Anche la Cina difende l’accordo con la Santa Sede che ha prodotto finora la nomina di sei vescovi: “Dalla firma dell’accordo provvisorio tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi, l’accordo è stato attuato con successo e con gli sforzi congiunti di entrambe le parti” ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, che però non si sbilancia su un eventuale rinnovo: “Entrambi continueremo a portare avanti i lavori pertinenti in conformità con l’agenda concordata”.

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