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Regione Lazio, istituito l’Albo regionale delle Cooperative di Comunità

19 luglio 2022 | 14:15
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Regione Lazio, istituito l’Albo regionale delle Cooperative di Comunità

L’iscrizione all’Albo sarà condizione necessaria per accedere alle agevolazioni previste dalla legge.

“Le Cooperative di Comunità sono uno strumento importantissimo per lo sviluppo e il rafforzamento del nostro tessuto sociale ed economico perché valorizzano tradizioni culturali e risorse territoriali, creando opportunità lavorative nei territori a rischio spopolamento e nelle periferie degradate” così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sull’istituzione dell’Albo regionale delle Cooperative di Comunità.

La giunta regionale ha approvato  la delibera che istituisce l’albo e le Linee Guida che disciplinano le modalità di iscrizione e tenuta dello stesso.

Le Cooperative di Comunità dovranno avere sede nel territorio regionale e operare:

• In aree montane, aree interne o a rischio spopolamento, o in zone caratterizzate da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale;

• In particolari contesti come aree metropolitane o periferie urbane e periurbane, caratterizzati da minore accessibilità sociale, economica e di mercato, che si traduca in rarefazione dei servizi, dispersione scolastica e presenza di marginalità sociali.

“Istituire l’Albo delle Cooperative di Comunità significa mettere un primo tassello a sostegno dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale dei nostri territori che potranno rafforzare il loro sistema produttivo integrato e valorizzare le risorse e le vocazioni delle comunità locali”, ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Startup e Innovazione Paolo Orneli.

Potranno iscriversi all’albo Cooperative di Comunità che soddisfino i bisogni della comunità locale migliorandone la qualità sociale ed economica della vita sviluppando attività economiche eco-sostenibili finalizzate a:

• Creazione di beni e servizi;

• Creazione di offerta di lavoro e valorizzazione delle risorse umane;

• Recupero e valorizzazione di beni comuni, ambientali e culturali;

• Valorizzazione di innovazioni e tradizioni.

L’iscrizione all’Albo sarà condizione necessaria per accedere alle agevolazioni previste dalla legge.

L’albo regionale sarà gestito da un organo inter-direzionale costituito dal direttore della direzione regionale per lo Sviluppo economico, dal direttore della direzione regionale per l’inclusione sociale, dal direttore dell’Agenzia Spazio Lavoro e dal direttore regionale Istruzione, formazione e lavoro.

Il testo passerà ora alla XI Commissione regionale per il parere di rito.

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