La Polemica

Ridefiniti i vincoli a Isola Sacra: dubbi e perplessità del Comitato Spontaneo

22 luglio 2022 | 10:41
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Ridefiniti i vincoli a Isola Sacra: dubbi e perplessità del Comitato Spontaneo

I residenti lamentano un’assemblea pubblica con pochi chiarimenti e “autocelebrativa” da parte delle Istituzioni locali, alla quale erano assenti i tecnici a cui porre domande più approfondite. E annunciano proteste: “O vincoli scendono a R2 o scendiamo noi in strada contro il porto crocieristico”

Fiumicino – Quella andata in scena a Villa Guglielmi, più che un’assemblea pubblica per far conoscere ai residenti le novità sui vincoli di Isola Sacra (leggi qui), è stato “un momento autocelebrativo delle Istituzioni locali” al quale “erano assenti i tecnici”. E’ quanto denuncia il Comitato Spontaneo Isola Sacra, che a poche ore dall’incontro esprime (nuovamente) dubbi e perplessità sul Decreto Segretariale n.46 del 01 giugno 2022 dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, sull’aggiornamento del Pai e sulle ridefinizioni e riclassificazioni delle aree allagabili di Isola Sacra.

“Pur riconoscendo l’ottimo lavoro svolto dall’Amministrazione, anche se con tempi lunghissimi, vogliamo rimarcare il fatto che siamo in campagna elettorale e dunque l’obiettivo era quello di calmare l’umore dei cittadini riguardo la costruzione del Porto Turistico. Forse è per questo che nei vari interventi che si sono susseguiti, dal Sindaco agli altri amministratori locali, è emerso che in base all’approvazione dello studio idraulico promosso dal Comune (il cui intento era quello di chiedere agli Enti competenti di modificare il grado di rischio, derivante dal reticolo secondario, costituito dai canali di bonifica), il rischio R4 è stato derubricato in R3″, si legge in un comunicato a firma del Direttivo del Comitato Spontaneo.

“Da ciò ne deriva che i lotti in B4A, per il 95 per cento della loro totalità, come è stato sottolineato, con questa riduzione del vincolo idrogeologico, possono sin da subito iniziare l’iter per l’approvazione e per il conseguente ottenimento del permesso di edificazione. Premesso che il suddetto iter, se andasse a buon fine richiederebbe comunque spese onerose e tempi di attesa non trascurabili, riguarderebbe solo i lotti B4A, mentre rimangono escluse tutte le altre realtà, quali i comparti in C3B, C3A, C3F e così via. Alla risoluzione dei vincoli e degli impedimenti che gravano invece su tutte queste altre situazioni, sempre in base alle dichiarazioni ascoltate, sarà necessario ultimare la ristrutturazione dell’idrovora di via Coni Zugna, prevista per fine anno“, aggiungono.

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“Alla luce di quanto abbiamo potuto apprendere, a parte l’atteggiamento autocelebrativo degli intervenuti, che seppure è elemento comune di chi amministra gli enti pubblici a vario livello sta diventando nel caso di Fiumicino, una fastidiosa costante, ci preme far notare alcuni elementi, per i quali nutriamo delle perplessità”, si legge ancora nel documento.

“Innanzitutto, a questa assemblea – spiegano -, oltre all’assenza di tecnici e di figure esperte del campo, ai quali eventualmente rivolgere domande o chiarimenti, si è registrata l’assenza del Consorzio di Bonifica Litorale Nord (nonostante fosse annunciata la partecipazione del suo presidente), l’assenza non certo passata inosservata della consigliera regionale del nostro territorio Michela Califano, sempre presente ad inaugurazioni, a tagli di nastro e a presentazioni varie, ma evidentemente stavolta impossibilità per motivi personali o per altri impegni istituzionali. Assente anche Città Metropolitana”.

L’altra perplessità è relativa ai tempi: “Ci sono voluti tre anni per l’approvazione dello studio idraulico da parte dell’Autorità di Bacino e, pertanto, se anche l’idrovora venisse ultimata nei tempi annunciati, la derubricazione del vincolo a R2, come auspicato dal Sindaco, potrebbe non essere così automatica e non così certa, lasciando quindi i vari comparti, ancora in un limbo. A ciò aggiungiamo, che stante la risposta del Ministro della Transizione Ecologica all’interrogazione parlamentare del senatore De Vecchis sui vincoli idrogeologici che gravano su Isola Sacra (leggi qui), è emerso che la nostra località, per essere messa in sicurezza, necessita di una terza idrovora  (e su questo nessuno ha proferito parola). Al momento però, non essendo ancora programmata neanche la sua realizzazione, risulterebbe quindi difficile arrivare ad uno sblocco completo dei vincoli, come invece si vorrebbe fare credere”.

“In generale, riteniamo che per comunicare ai cittadini novità così importanti e così impattanti per la comunità e il territorio, esistano altri modi e altri contesti, ma evidentemente abbiamo un altro punto di vista, rispetto all’Amministrazione. Oltretutto l’assessore Caroccia, nel suo intervento, si sarebbe lasciato sfuggire, che alcuni incaricati della Royal Caribbean si stanno affacciando sul nostro territorio e che, di concerto con il Comune, si stia lavorando per adeguare la viabilità della zona in vista (evidentemente) dell’inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo Porto Turistico. Quindi ipotizziamo la realizzazione di una strada parallela a via Monte Cadria che passerebbe nei terreni privati, tra l’altro già espropriati, e della realizzazione del cavalcavia previsto su Via dell’Aeroporto come per altro già stabilito in una Delibera del 2009″, proseguono dal Direttivo.

“Ora, a prescindere dal fatto che venga inserita o meno la variante crocieristica, riteniamo che la realizzazione di un’opera privata di tale portata, seppur su un’area in concessione demaniale, non possa prescindere dallo sblocco dei vincoli su tutta Isola Sacra. Dopodiché ben vengano i servizi per la comunità, le infrastrutture ed eventuali opere, purché però venga rispettata la dignità e la pazienza degli isolani – concludono -. Per tutto il tempo che i cittadini di Isola Sacra coinvolti hanno dovuto attendere, per tutte le tasse versate nelle casse comunali, per le plusvalenze, per tutti i soldi spesi per mantenere il proprio terreno pulito e ordinato. Per il fatto che siamo almeno alla seconda generazione che aspetta un ‘miracolo’ da chi di competenza, per tutte le promesse disattese, per tutti gli annunci fatti su imminenti svolte e risoluzioni mai verificatesi in questi ultimi anni: vogliamo in questa sede rendere noto, che se si dovessero registrare i soliti ritardi e le ormai note lungaggini burocratiche, nella messa in sicurezza di Isola Sacra e nel completo abbattimento dei vincoli, che portino tutta la località ad un rischio minimo R2, non escludiamo l’ipotesi, di scendere in strada per fermare i lavori di realizzazione del Porto Turistico“.

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