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Dalle lacrime di Tokyo alla gioia di Eugene: la 4×100 donne è in finale mondiale

23 luglio 2022 | 10:54
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Dalle lacrime di Tokyo alla gioia di Eugene: la 4×100 donne è in finale mondiale

Record italiano per le azzurre stanotte. Domani mattina alle 4,30 la gara per il podio

Eugene – Le lacrime di Tokyo diventano grida d’esultanza dodici mesi dopo in terra americana. La 4×100 donne centra l’ingresso nella finale ai Mondiali di atletica a Eugene fissando il record nazionale a 42.71 (13 centesimi di miglioramento rispetto a dodici mesi fa, quando però furono le prime delle escluse dalla finale olimpica).

Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana (lo scorso anno, con Irene Siragusa e Gloria Hooper nelle prime due frazioni) colgono l’accesso al turno per le medaglie con il settimo tempo assoluto, frutto di prestazioni eccellenti nella fase di corsa e buone in almeno due cambi su tre. L’unico brivido nell’ultimo cambio, quando la Fontana deve usare tutta la sua sensibilità nel rallentare in prossimità della fine della zona cambio per ricevere il testimone dalla Bongiorni, e poi ripartire indemoniata alla caccia delle avversarie. Un peccato, perché, senza fare voli pindarici, il crono finale avrebbe potuto essere ancora più significativo, collocando le azzurre tra le ammesse direttamente alla finale. Invece, si passa con i tempi, cosa che, per voler proprio considerare tutti i dettagli, avrà la sua inevitabile ricaduta nell’assegnazione delle corsie. È un peccato, perché nella semifinale con le azzurre, dietro le scatenate statunitensi (41.56, miglior prestazione mondiale dell’anno) si piazza la Spagna, il cui 42.61 è appena un decimo inferiore al crono delle azzurre, precedute anche dalla Nigeria (42.68). Questi i parziali delle italiane, come comunicati dal sistema ufficiale di cronometraggio: 11.44 (Dosso), 10.14 (Kaddari), 10.79 (Bongiorni), 10.34 (Fontana).

La Giamaica scherza, evitando di mandare in campo tutte e tre le protagoniste delle gare individuali di 100 e 200 metri (Fraser-Pryce, Thompson-Herah, Jackson). Il 42.37 delle giallonere è dunque da prendere assolutamente con le molle. In finale (alle 4:30 del mattino di domenica) sarà un’altra musica. (fidal.it)(foto@Colombo/Fidal)

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