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Pallanuoto, il Settebello vince la World League: è la prima volta nella storia

27 luglio 2022 | 21:48
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Pallanuoto, il Settebello vince la World League: è la prima volta nella storia
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Pallanuoto, il Settebello vince la World League: è la prima volta nella storia

Battuti gli Stati Uniti a Strasburgo. Barelli: “Siamo orgogliosi di voi. Adesso gli Europei!”

Strasburgo – Storia migliore il Settebello di Alessandro Campagna non poteva scriverla. A Strasburgo, in una finale inedita, batte 13-9 gli Stati Uniti e conquista per la prima volta nella sua storia la World League, ultimo ed unico trofeo che mancava nell’infinita bacheca, che la resa la squadra più titolata dello sport italiano.

Un successo dal sapore epico. La vittoria con la Spagna che era sfumata ai rigori a Budapest nella finale mondiale è arrivata, meritatissima, in semifinale martedì; quella con gli Usa, dopo la quinta partita in 15 giorni, la più importante di tutte, è arrivata nel momento in cui contava. Questa squadra non finisce mai di sorprenderci e regalarci emozioni grandi.

Stati Uniti-Italia 9-13

Stati Uniti: Weinberg, Dodd, Gruwell, Daube, Ehrhardt, Hallock 1, Woodhead 1, Bowen 4, Stevenson, Abramson, Irving 1, Turner. All. Udovicic

Italia: Del Lungo, Alesiani, Damonte 3, Iocchi Gratta, Fondelli 1, Cannella 3, Renzuto Iodice 1, Marziali 1, Presciutti 1, Ferrero, Di Somma 3, Dolce, Nicosia. All. Campagna

Arbitri: Peris (Cro) e Dutilh Dumas (Ned)

Note: parziali 2-1, 2-3, 1-6, 4-3. Usciti per limite di falli Irving (S) a 2’41, Woodhead (S) a 4’48, Renzuto (I) a 5’10 e Daube (S) a 5’47 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Stati Uniti 5/8 e Italia 7/12. Daube (S) fallisce un rigore (palo) a 3’32 del secondo tempo. In porta Weinberg (S) e Nicosia (I). Turner (S) subentra a Weinberg a 3’59 del terzo tempo. In tribuna per l’Italia Condemi e Ferrero, oltre a Bruni che è stato convocato soltanto per permettergli di recuperare da un piccolo infortunio e non è iscritto. Stati Uniti con dodici giocatori a referto (Vavic squalificato due turni per brutalità).

La partita. I primi sette in acqua sono Nicosia, Cannella, Fondelli, Di Somma, Damonte, Marziali e Presciutti. Il primo assalto è statunitense ma Abramson è stoppato da Fondelli. Poi Nicosia dai due metri dice no a Bowen e Weinberg nell’azione successiva neutralizza la sciarpata di Marziali. Il punteggio lo sblocca Cannella che mulina il destro alla perfezione, fa venire incontro Woodhead, e lascia partite una sassata micidiale che rompe l’equilibrio per l’1-0; il match sale di giri e gli statunitensi pareggiano immediatamente con Bowen (posizione quattro) per l’1-1. Usa avanti con la prima chance in extra player, sfruttata da Hallock che timbra il 2-1 che chiude la frazione d’apertura.

Si riparte con uno strepitoso intervento, tutto istinto e classe, di Nicosia su Daube. A ristabilire la parità ci pensa Cannella con diagonale che sorprende Weinberg sul lato lungo (2-2). Di Somma spreca una ghiotta chance in ripartenza. Sprecano anche gli statunitensi: Hallock si conquista con astuzia un rigore, ma Daube dai cinque metri colpisce il palo. Usa che tornano però avanti con lo schiaffo di Hallock su assist con i contagiri di Irving (3-2). Gli azzurri rispondono colpo su colpo, cancellano lo zero sulle superiorità numeriche trasformate (1/3) con Fondelli (lato corto) per il 3-3. Cannella ha il destro caldissimo e capitalizza una controfuga con una conclusione velenosa da posizione defilata che piega le mani a Weinberg e vale il 4-3, nonché il primo vantaggio azzurro. Ehrhardt con una palombella millimetrica sigla il 4-4 a metà gara.

Avvio di terzo periodo bruciante del Settebello che torna sul +1 con Damonte che tira fuori dal cilindro una strepitosa conclusione no look da posizione defilitassima per il 5-4; il +2 arriva in un battito di ciglia con Di Somma che sfrutta un buco nella difesa a stelle e strisce e firma il 6-4. Azzurri in fiducia e a referto va anche Renzuto Iodice (sei metri) per il 7-4 che segna il primo solco nel match. Stati Uniti scossi e Udovicic costretto a sprecare il secondo time out a disposizione. Il pressing alto dell’Italia costringe gli statunitensi a forzare alcune conclusioni. Poi Daube (alzo e tiro) fissa il 7-5; e Damonte (posizione quattro) un rapido 8-5 per il nuovo +3 Italia. Il Settebello gioca sul velluto: vola sul +4 con un’altra saetta di Di Somma (extra player) per il 9-5 e poi sul +5 con un ispiratissimo Damonte (diagonale) per il 10-5 che chiude il terzo tempo, indirizzando il match.

Calano leggermente i ritmi nell’ultmo quarto ma rimangono elevati i toni del Settebello che domina. Marziali si sblocca con una sciarpa su assist di Damonte (11-5). Di Somma si gasa, duetta con Dolce, e timbra il 12-5. Stati Uniti annichiliti e stanchi: Irving va fuori per tre falli. Nicosia risponde presente sullo squillo di Daube, poi cede a Woodhead (perimetro) e Bowen (superiorità) il 12-7. Ancora Bowen in extraplayer fissa il 12-8 a due minuti e trenta dalla fine. Il Settebello cala leggermente di concentrazione e gli Stati Uniti accorciano sempre con Bowen (sei metri) per il 12-9 a cento venti secondi dalla fine. Poi Campagna richiama i suoi ragazzi che reagiscono alla grande: Presciutti guadagna una chance in superiorità e la capitalizza per il 13-9 al penultimo respiro. Entra in acqua anche capitan Del Lungo per Nicosia e gli azzurri trionfano.

I complimenti del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. “Bravissimi. Complimenti a tutti, cominciando dal commissario tecnico Alessandro Campagna, proseguendo con il suo staff e arrivando ai giocatori, principali interpreti del lavoro tecnico, tattico ed atletico sostenuto quotidianamente. La squadra è stata allenata e preparata alla perfezione. Sono arrivati alla finale con gli Stati Uniti in condizioni eccellenti, dopo un mondiale e un common training in America ed hanno meritato di conquistare quello che rappresentava l’ultimo trofeo mancante nella bacheca azzurra: la World League. La semifinale con la Spagna ha riacceso in tutti noi i ricordi e le emozioni vissute meno di un mese fa a Budapest in occasione della finale mondiale. Questa volta abbiamo vinto noi e lo abbiamo fatto con grande merito. Lo spirito di gruppo, la predisposizione alla fatica e al sacrificio non sono mai mancati a questa squadra che oggi merita di festeggiare insieme a tutti noi. Un ringraziamento particolare va rivolto alle società, ai dirigenti e ai tecnici di club che collaborano in maniera sinergica con lo staff tecnico della Nazionale. Questo nuovo successo dimostra, ancora una volta, che il sistema federale funziona. I nostri tecnici, atleti e dirigenti sono tra i migliori al mondo, tra i più richiesti ed esperti: di questo siamo orgogliosi. Dobbiamo andare avanti così. Prossimo obiettivo gli Europei a Spalato. Forza ragazzi”. (federnuoto.it)(foto@DeepBlueMedia)

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