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Giornata Mondiale della Tigre 2022: perché si celebra il 29 luglio e cosa possiamo fare per proteggerla

29 luglio 2022 | 11:41
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Giornata Mondiale della Tigre 2022: perché si celebra il 29 luglio e cosa possiamo fare per proteggerla

Le origini della Giornata dedicata al felino più grande del Pianeta ed alla sua salvaguardia

La tigre è il più grande felino del Pianeta, ma anche una delle specie più a rischio estinzione. Per sensibilizzare sulla sua tutela e la sua salvaguardia, il 29 luglio di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Tigre. Come sottolinea il Wwf, nel 2015 si è passati dai 100mila esemplari di inizio Novecento a circa 3mila esemplari nel 2014, oltre il 97% degli esemplari in meno. Si parla di un declino costante, in quando solo nel 2006, il numero di tigri era circa 7mila.

Le origini

La Giornata Mondiale della Tigre è stata introdotta nel 2010 nel corso del Tiger Summit di San Pietroburgo, con lo scopo di promuovere un sistema globale per proteggere gli habitat naturali delle tigri e sensibilizzare l’opinione pubblica a sostenere le questioni relative alla loro conservazione.

Al Summit è stata fatta una dichiarazione da parte dei governi dei paesi popolati da tigri in cui si prometteva a impegnarsi a raddoppiare la popolazione delle tigri entro il 2020. Da qui a quel giorno vi sono stati lievi miglioramenti ma la situazione rimane comunque critica.

Rischio estinzione

Una delle principali cause dell’estinzione della tigre è proprio l’uomo, non solo per il bracconaggio. La tigre è anche minacciata dallo sviluppo che sta distruggendo gli habitat naturali del felino confinato ormai nelle zone isolate del Sud e del Sudest asiatico, della Cina e dell’estremo Est della Russia. Inoltre, il Wwf  ricorda che ogni settimana due tigri vengono uccise dal commercio illegale di pelle e ossa.

Altre cause sono dovute:  alle infrastrutture, perché gli habitat delle tigri presenti in tutto il mondo si sono ridotti drasticamente a causa della costruzione di strade e abitazioni, del disboscamento per diversi motivi come l’agricoltura, l’industria.  Solo circa il 7% degli habitat storici delle tigri sono ancora intatti al giorno d’oggi; alle malattie, che diffondono epidemie come la panleucopania felina, la tubercolosi, ecc. Anche l’aumento del turismo di giorno in giorno è uno dei fattori per il calo del numero di tigri.

Come si può fermare tutto questo?

Per la conservazione della tigre sono fondamentali i parchi zoologici e quelli per la tutela della tigre. Il Wwf ha avviato una campagna intitolata “TX2” con la quale entro il 2022 vuole raddoppiare la popolazione delle tigre arrivando a 6mila esemplari, con un programma che mira a tutelare 12 zone cruciali facendo pressione sui governi, a rafforzare la lotta al bracconaggio, la difesa del territorio dalla distruzione degli habitat e al contempo la protezione delle predi naturali delle tigri come cervi e altri erbivori.

(Il Faro online)
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