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Pedofilia nella Chiesa, il Papa chiede di nuovo perdono: “Mai più abusi!”

Dalla Cattedrale di Notre Dame di Quebec, il Pontefice chiede nuovamente perdono alle vittime: "Questi scandali richiedono una lotta irreversibile. Il dolore e la vergogna che proviamo devono diventare occasione di conversione: mai più!"

Quebec – Un mea culpa, l’ennesimo, accompagnato da una nuova richiesta di perdono. Dal presbiterio della Cattedrale di Notre Dame de Quebec, in Canada, dove Papa Francesco ha incontrato i Vescovi e il clero canadese in occasione del suo il Viaggio Apostolico “penitenziale”, il Pontefice argentino allarga gli orizzonti del suo discorso non solo chiedendo perdono (l’obiettivo del viaggio del resto è questo) per che gli indigeni hanno subito da parte dei cattolici, ma anche a tutti i bambini vittime di abusi sessuali nelle sacre mura della Chiesa.

“La Chiesa in Canada ha iniziato un percorso nuovo, dopo essere stata ferita e sconvolta dal male perpetrato da alcuni suoi figli. Penso in particolare agli abusi sessuali commessi contro minori e persone vulnerabili, scandali che richiedono azioni forti e una lotta irreversibile. Io vorrei, insieme a voi, chiedere ancora perdono a tutte le vittime. Il dolore e la vergogna che proviamo devono diventare occasione di conversione: mai più!”, il grido del Papa, interrotto dagli applausi dei presenti.

Ritornando poi al percorso di guarigione e riconciliazione intrapreso “con i fratelli e le sorelle indigeni, mai più la comunità cristiana si lasci contaminare dall’idea che esista una superiorità di una cultura rispetto ad altre e che sia legittimo usare mezzi di coercizione nei riguardi degli altri”. E ammonisce: “Non permettiamo che alcuna ideologia alieni e confonda gli stili e le forme di vita dei nostri popoli per cercare di piegarli e di dominarli”.

Per sconfiggere questa “cultura dell’esclusione”, il Papa dà un consiglio, strigliando i preti: “Occorre che iniziamo noi: i pastori, che non si sentano superiori ai fratelli e alle sorelle del Popolo di Dio; gli operatori pastorali, che non intendano il loro servizio come potere. Si inizia da qui. Voi siete i protagonisti e i costruttori di una Chiesa diversa: umile, mite, misericordiosa, che accompagna i processi, che lavora decisamente e serenamente all’inculturazione, che valorizza ognuno e ogni diversità culturale e religiosa”.

Ma non c’è solo la pedofilia al centro dell’omelia pronunciata da Bergoglio durante la preghiera dei Vespri. A seminaristi, religiosi, seminaristi, preti e suore presenti nella Cattedrale, il Pontefice riflette sulle tre sfide a cui è chiamata oggi la Chiesa: far conoscere Gesù, testimonianza credibile, e fraternità (leggi qui).

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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