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Incendi, estorsioni e furti a Roma, 7 arresti in pochi giorni

La Polizia ha svolto negli ultimi giorni servizi di prevenzione e repressione di reati. Attività che hanno portato ai 7 arresti

Roma – Continuano incessanti i servizi di prevenzione e repressione dei reati da parte della Polizia di Stato. Negli ultimi giorni sono state 7 le persone arrestate, poiché gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, rapina, incendio boschivo, furto e danneggiamento seguito da incendio. Eseguito anche un ordine di sospensione della misura alternativa alla detenzione domiciliare ed esecuzione ordine di carcerazione nei confronti di una 46enne peruviana.

Sono stati i poliziotti del commissariato Porta Maggiore ad arrestare un brasiliano di 21 anni, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione, rapina aggravata, violazione di domicilio e di danneggiamento seguito da incendio. Il giovane, dopo aver scavalcato un cancello, si è introdotto nell’abitazione di un connazionale, e minacciandolo con una bottiglia pretendeva da questo la somma di 40 euro. Alla risposta negativa, il giovane lo aggrediva colpendolo con un pugno e lanciandogli la bottiglia. Poi, non contento, dava fuoco ad un materasso uscendo poi dall’appartamento. Solo grazie all’immediato intervento della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco si è potuto evitare il peggio. Al sopraggiungere degli agenti, il 21enne, con precedenti di polizia, è stato trovato seduto all’esterno dell’abitazione in evidente stato di alterazione psicofisica, che proferiva insulti e minacce. Alla richiesta da parte degli agenti di dichiarare le proprie generalità, lo straniero reagiva bruscamente, fuggendo e nascondendosi all’interno dell’appartamento in fiamme. I poliziotti, nonostante l’intenso fumo che fuoriusciva dalla casa, sono riusciti comunque ad entrare e a bloccare il sospettato, che è stato quindi accompagnato fuori e trasportato presso gli uffici del commissariato per gli accertamenti del caso. Arrestato, dopo la convalida, il Tribunale ha disposto per il ragazzo il divieto di dimora nel Comune di Roma, limitatamente all’area appartenente al Municipio V.

Gli agenti del commissariato Viminale invece, hanno arrestato due uomini, un algerino di 20 anni ed un uomo nato in Francia di 33 anni, poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso. I poliziotti, durante un mirato servizio in abiti civili, avevano notato i due ragazzi aggirarsi con fare sospetto nei pressi di alcuni ristoranti nelle pertinenze della stazione Termini. Vista la situazione, i poliziotti hanno pedinato i due, fino ad arrivare a Piazza di Spagna, dove, dall’interno di un taxi hanno asportato un borsello di colore nero per poi darsi alla fuga. I poliziotti però che avevano notato la scena, li hanno immediatamente bloccati. Perquisiti sono stati trovati in possesso del borsello appena rubato. I due sono stati arrestati e, convalidato l’arresto, sono stati sottoposti al divieto di dimora nel comune di Roma.

Il 17 luglio invece, utilizzando un accendino e pezzi di giornale, un 62enne italiano, aveva appiccato il fuoco alle sterpaglie dell’area in prossimità di via della Pisana, in zona Monteverde, cagionando un incendio di una selva e area boschiva di vaste proporzioni, da cui ne conseguiva un danno grave esteso e persistente all’ambiente e pericolo per gli edifici circostanti. Gli agenti della sezione Volanti, giunti nella predetta località, facevano immediata richiesta dei Vigili del Fuoco. Nell’immediatezza alcuni testimoni descrivevano un uomo visto armeggiare nei pressi di una siepe posta sulla recinzione che separava l’area boschiva dalla strada. Individuato il sospetto a poche centinaia di metri, i poliziotti lo hanno fermato. Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di un accendino e pezzi di giornale. Gravemente indiziato per l’incendio boschivo provocato, l’uomo è stato arrestato e condotto negli uffici di polizia. Dopo la convalida, il Tribunale ha disposto nei suoi confronti, la misura degli arresti domiciliari.

Gravemente indiziati di tentato furto aggravato in concorso, sono stati arrestati tre romeni con precedenti di polizia rispettivamente di 47, 43 e 38 anni. Quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Maggiore sono arrivati in via Ciro da Urbino, hanno sorpreso uno dei tre soggetti intento ad armeggiare con un cacciavite fra il finestrino e il deflettore dello sportello posteriore destro di una autovettura parcheggiata mentre, uno dei complici, illuminava con una torcia il veicolo e l’altro faceva da vedetta. Sul posto, sono stati rinvenuti e sequestrati anche arnesi atti allo scasso. Dopo la convalida dell’arresto, per i tre, il Giudice del Tribunale penale, ha disposto il divieto di dimora nel comune di Roma.

Gli agenti del commissariato Torpignattara invece, hanno arrestato una donna peruviana di 46 anni, nei cui confronti pendeva un ordine di sospensione della misura alternativa alla detenzione domiciliare ed esecuzione ordine di carcerazione. Riconosciuta in via Casilina mentre si trovava a passeggio, i poliziotti sono riusciti a fermarla e l’hanno accompagnata negli uffici di polizia. Dopo la notifica del provvedimento, la 46enne peruviana, è stata associata in carcere.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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