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Dalla Pisana 540mila euro per le startup culturali: chi può fare domanda

7 settembre 2022 | 15:15
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Dalla Pisana 540mila euro per le startup culturali: chi può fare domanda

L’Avviso pubblico prevede un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammesse e sostenute dall’impresa

Roma – Con il nuovo bando dedicato alle startup culturali e creative, la Regione Lazio investe 540mila euro per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese nei settori dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura, della musica, dei videogiochi e del software. In particolare l’Avviso pubblico prevede un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammesse e sostenute dall’impresa fino a un massimo di 30 mila euro per progetto, e servirà a cofinanziare i costi di avvio e alla copertura dei costi sostenuti dall’impresa nei primi 12 mesi.

Possono presentare domanda le Micro, piccole e medie imprese (inclusi Liberi Professionisti) costituite da non oltre 24 mesi al momento della presentazione della domanda e che hanno o intendono aprire una sede operativa nel Lazio; i promotori (persone fisiche) di nuove micro, piccole e medie imprese che, entro 60 giorni dalla data di comunicazione della concessione del contributo, si costituiscano in impresa e si iscrivano al Registro delle Imprese. In entrambi i casi l’attività imprenditoriale deve risultare effettivamente nuova e non prosecuzione di attività già avviate da più di 24 mesi sotto altra forma. Le domande potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 6 ottobre 2022 alle ore 18:00 del 27 ottobre 2022 esclusivamente tramite la nuova piattaforma GeCoWEB Plus.

Sono ammissibili spese per investimenti materiali e immateriali e di funzionamento, non inferiori a 20 mila euro, quali gli investimenti materiali per lavori di adeguamento strutturale dei locali adibiti a Sede Operativa, per impianti e macchinari, e beni strumentali all’attività di impresa (compreso hardware e software); investimenti immateriali, come diritti di brevetto industriale, concessioni, licenze, o gli investimenti per sviluppo quali i costi per la realizzazione di prototipi, per collaudi finali e validazioni. Inoltre sono ammesse le spese di gestione, di promozione e pubblicità, nel limite del 20% delle altre spese ammissibili.

Le domande di contributo dovranno superare due step di valutazione, nel primo livello di valutazione, la Commissione di Valutazione individuerà le proposte progettuali idonee a proseguire il percorso valutativo, ovvero quelle che avranno raggiunto il punteggio minimo previsto. Le imprese e i promotori dei progetti ammessi al secondo livello di valutazione dovranno superare un colloquio motivazionale con la commissione, nel corso del quale saranno, tra l’altro, valutati i titoli professionali posseduti dagli imprenditori o aspiranti imprenditori e sarà discusso e approfondito il Progetto di Avviamento. La Commissione di Valutazione sulla base dei punteggi assegnati per i criteri di valutazione e all’esito positivo del colloquio elaborerà un’unica graduatoria finale.

L’avviso pubblico è consultabile all’indirizzo web https://www.lazioinnova.it/bandi/startup-culturali-e-creative-2022/

Leodori: “Sosteniamo l’innovazione”

“La Regione Lazio continua ad investire sul futuro sostenendo la nascita e lo sviluppo di nuove imprese creative, mantenendo lo stretto legame con uno degli asset più importanti del suo tessuto produttivo”, il commento di Marta Leonori, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale e candidata al Senato nel collegio plurinominale Lazio 1.

“Con il nuovo bando per le startup culturali e creative – prosegue Leonori – le imprese di recente costituzione impegnate nel settore (un ampio spettro che va dall’audiovisivo al design, all’architettura e alla musica, dall’artigianato artistico alle nuove tecnologie applicate alla salvaguardia e alla promozione dei beni culturali, fino ai videogiochi e ai software) possono attingere ad un fondo di 540mila euro per ottenere un sostegno per l’avviamento in buona parte a fondo perduto. Il finanziamento potrà coprire, per un minimo di 20mila euro, fino ad un massimo di 30 mila, le spese di adeguamento della sede operativa, per impianti, macchinari, brevetti e licenze, fino alle spese di costituzione societaria.

Le domande di finanziamento, da parte di imprese, anche individuali, costituite da meno di 24 mesi o in via di costituzione, possono essere presentate a partire dal 6 ottobre e saranno vagliate da una commissione di valutazione. Un’importante provvedimento a favore di micro, piccole e medie imprese e dei professionisti della nostra regione, ma soprattutto l’ennesimo segno tangibile dell’intenso lavoro che abbiamo svolto in questa Regione con il presidente Zingaretti e con la squadra dell’amministrazione regionale in favore della cultura, dei giovani e dell’innovazione”.

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