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Carenza di aule a Fiumicino, Baccini: “Spetta al Comune la programmazione. Nascondersi dietro alle competenze non serve a molto”

"Il Comune avrebbe dovuto quantomeno organizzare un incontro tra Città metropolitana, scuole e genitori ben prima delle iscrizioni"

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Ospitiamo un intervento del leader del centrodestra, on. Mario Baccini, sul tema della scuola a Fiumicino. Una lettera aperta alla cittadinanza, tramite le colonne del Faro online, con la quale si cerca di fare chiarezza su atteggiamenti, competenze e disponibilità.

La vicenda della cronica mancanza di aule per le scuole superiori a Fiumicino e la discutibile posizione del Sindaco che scarica ogni responsabilità su Città Metropolitana – scrive Mario Baccini – merita un approfondimento serio e chiaro.

Partiamo dall’aggettivo che tutti usano in ogni comunicato: cronica. Vuol dire presente da anni, da tutti conosciuta, problema atavico. Eppure ancora oggi si discute delle possibili soluzioni affrontando l’ennesima emergenza. Va da sé che se un problema è definito cronico a tutt’oggi, il non averlo risolto per tempo è una pecca di chi amministra questo comune da 10 anni circa, e cioè il Pd con i suoi alleati.

Quanto alle responsabilità, si apre un discorso duplice. Da un lato chi davvero ha il compito di fare, dall’altro chi parla attribuendosi meriti quando si vede luce e scarica colpe su altri quando fa buio. Non il massimo dell’atteggiamento democratico, diciamocelo…

Partiamo dal primo punto: chi deve “fare”. La riforma del titolo V della Parte II della Costituzione costituisce la più grande riforma costituzionale finora approvata dall’entrata in vigore della Costituzione. Essa trasforma in radice tutto l’assetto del governo territoriale, e sovverte i tradizionali rapporti tra centro e periferia.

La legge 7 agosto 2012, n.135, tra le altre funzioni, individua per il Comune il compito della pianificazione urbanistica ed edilizia, nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; il Comune è il raccordo con le altre amministrazioni provinciali e regionale, che, tra l’altro sono amministrate da partiti dello stesso colore politico.

Deve essere in grado di leggere le problematiche del territorio, saper proiettare le esigenze urbanistiche per collegarsi con le altre amministrazioni ed essere determinato nel sollecitare gli interventi che competono ad altre amministrazioni, ma che se non si attuano creano seri disagi alla popolazione del comune. Nello specifico – come detto – la grave carenza di aule per le scuole secondarie di II grado era già nota da anni.

Era dunque dovere del Sindaco e della sua giunta allarmare la Città metropolitana già da molti anni e prevedere soluzioni concrete. Grazie alla Curia di Roma ed al Parroco della Parrocchia Santa Maria Frassinetti sono state reperite 10 aule per il liceo, in tempo di pandemia, riconfermate anche per l’anno scolastico 2022-2023.
Ma d’incanto gli uffici della Città Metropolitana, di cui – va ricordato – è consigliere di maggioranza lo stesso sindaco Montino, stabiliscono che i locali della Parrocchia non sono agibili: le stese aule che, per due anni… sono state agibili.

Eccoci ad oggi, con l’assurda caccia alle aule. Viene individuata la sede distaccata del Baffi a Viale di Porto. La preside del Baffi si rende subito disponibile ad accogliere gli studenti del Liceo mettendo a disposizione 4 aule ed i prefabbricati, realizzati negli anni ’80. Premesso che nelle aule piove, e da anni che non è stato fatto un serio intervento manutentorio, che accadrà ora? La preside del Liceo Leonardo Da Vinci dal canto suo ha dovuto attuare i doppi turni per garantire il diritto allo studio, ovviamente i disagi saranno esponenziali.

Il Comune di Fiumicino si nasconde dietro un dito, quando asserisce che le scuole superiori sono competenza della Città metropolitana, disconoscendo le funzioni che ha un Comune anche alla luce della modifica dell’art.114 della Costituzione italiana nel 2001. Per chiarire: la riforma del 2001 ha inciso sulla stessa formulazione della disposizione costituzionale che ora indica al primo posto i Comuni quali enti più vicini ai cittadini mentre la precedente formulazione prevedeva, nell’ordine, Regioni, Province e Comuni. Con la riforma, inoltre, sono state introdotte le Città metropolitane, enti predisposti al fine di curare gli interessi di centri urbani di grandi dimensioni.

Cecità, incompetenza e trascuratezza la fanno dunque da padrona. Una seria amministrazione avrebbe dovuto organizzare una riunione con tutti i rappresentanti delle istituzioni scolastiche, invitando la Città metropolitana, ben prima dell’apertura delle iscrizioni a scuola, invece di fare comunicati trionfanti dando per certe soluzioni che in realtà non c’erano.

Adesso è troppo tardi ed il danno è fatto. Si dovrà trovare una soluzione improvvisata, e intanto i nostri ragazzi e le loro famiglie dovranno subire il grave disagio prodotto da amministrazioni incapaci di assolvere il loro compito.

Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali dell’adolescenza, perché tramite l’istruzione i ragazzi si rendono liberi e capaci di comprendere, di prendere decisioni in autonomia sulle basi delle proprie conoscenze. Conoscenze e competenza fondamentali per inserirsi nel mondo lavorativo e decidere quindi del proprio futuro. Fiumicino anche su questo segna il passo. Inaccettabile, è ora di cambiare.

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